Pagine

24 dicembre 2009

Gli auguri natalizi 2009










Gran bella serata natalizia organizzata dallo Spi-Cgil lega di Casalnuovo di Napoli, felici per la presenza del nostro segretario spi cgil campania Antonella Pezzullo, della segreteria provinciale di Napoli con Carmela Prestigiovanni e Annamaria Palmieri, delle leghe di Pomigliano d’Arco, Acerra e Sant’Anastasia . Dopo i saluti e i ringraziamenti ai presenti, Armando Nespolino segretario di lega, ha ribadito il ruolo sociale ed importante che svolge giorno per giorno la lega di Casalnuovo con costante presenza sul territorio. Ha preso poi la parola Michele Esposito responsabile di segreteria, chiedendo una maggior presenza della segreteria provinciale ed elencando le tante incertezze di questo governo che, tra l’altro, non riesce ad alleviare le difficoltà dei pensionati.
Sono seguiti gli interventi dei segretari di Pomigliano d’Arco, Antonio Tanzi, di Acerra Domenico Sodano, e di Sant’Anastasia Eduardo Paudice, coesi nel confermare le politiche sociali erronee del governo Berlusconi nei confronti dei pensionati/e, uniti nella lotta finché non saranno riconosciute le loro richieste, e cioè la diminuzione del peso fiscale sui salari e sulle pensioni e la diminuzione delle tasse.
Annamaria Palmieri ha poi assicurato che la segreteria provinciale è attenta alle tante richieste delle leghe sia sulle questioni delle politiche sociali, sia nei confronti della regione, della provincia e dei comuni, per far diminuire le tasse, incominciando dalla Sanità e poi alla TARSU ed al prelievo sullo stipendio dell’irpef regionale e comunale.
Ha preso infine la parola il nostro segretario Spi Cgil Campania Antonella Pezzullo, augurando a tutti i pensionati/e e rispettive famiglie un buon natale ed un felice anno nuovo. Il suo intervento è stato chiaro e coinvolgente, un passaggio forte è stato quello sulla Sanità pubblica, già molto carente, specialmente nel meridione, e con il federalismo si creeranno ulteriori disagi per tanti cittadini italiani del mezzogiorno che vivono di pensioni ridicole, ricordando che il prossimo aumento che verrà erogato a febbraio 2010 con indice Istat dello 0,7 % appena, sarà una elemosina, e che lo Spi Cgil continuera’ la sua battaglia per migliorare lo stato sociale dei pensionati, come ad esempio l’estensione della 14a mensilità stabilita dal governo Prodi, anche alle pensioni che superano i 700 euro mensili, l’adeguamento delle pensioni al reale costo vita, una legge sulla non autosufficienza che tuteli le persone e le famiglie.
Grande emozione ha poi suscitato in tutti noi il ricordo del 1° congresso unitario della cgil. che si svolse nel 1947. Nella sua relazione il segretario generale Giuseppe Di Vittorio denunciò la drammatica situazione dei pensionati definendola “una vergogna nazionale”; in quel congresso si discuteva sull’opportunità di costituire un sindacato dei pensionati di tutte le categorie, oppure se fosse stato il caso di mantenere i pensionati iscritti nelle categorie di appartenenza; sarebbe prevalsa la prima proposta, cioè quella di costituire un sindacato di tutti i pensionati. Oggi la storia fa un passo indietro, perché, ci ricorda il segretario, nel 2010 ci sarà il prossimo congresso nazionale Cgil, nel quale dove si dibatteranno due mozioni contrapposte: la prima, di Epifani, la seconda di Boffa. La maggior parte della Cgil aderisce alla mozione di Epifani (81%), mentre la seconda si attesta al 19%. La maggior parte dei pensionati dello Spi appoggia la prima mozione perchè condivide il pensiero del grande segretario Giuseppe Di Vittorio, in quanto i pensionati dello spi costituiscono già una confederazione e non hanno bisogno di suddividersi. Il congresso di Rimini non deve contribuire ad una spaccatura della Cgil, che è l’unica forza sindacale in Italia che lotta continuamente per i lavoratori occupati, disoccupati, precari e pensionati.
Nel concludere, la nostra segretaria Antonella Pezzullo ha formulato gli auguri a tutti per un felice Natale e un prospero anno nuovo.

Casalnuovo di Napoli 23/12/2009

16 dicembre 2009

L’INCONTRO SPI-CGIL CAMPANIA “PROTAGONISTI PER L’EGUAGLIANZA” AL TEATRO TRIANON DI NAPOLI
















Si è svolta martedì 15 dicembre 2009, nel teatro Trianon di Napoli, la manifestazione a sostegno della prima mozione del Segretario Generale Guglielmo Epifani, per il prossimo congresso della CGIL Nazionale che si terrà a Rimini nel mese di maggio 2010.
Grande partecipazione dei Pensionati dello SPI CGIL Campania, con le Leghe della provincia di Avellino, Napoli, Caserta, Salerno e Benevento.
Dopo i saluti e l’introduzione del Segretario dello SPI CGIL Campania, Antonella Pezzullo, , ribadendo e riconfermando il patrimonio sociale dello SPI CGIL Campania, hanno preso la parola molti segretari di leghe, in questi momenti di particolare crisi politica ed economica, la compattezza del sindacato di fronte ai problemi che attanagliano tutti i pensionati.
Ha preso poi la parola Michele Gravano, Segretario CGIL Campania, illustrando i vari problemi nel mondo del lavoro e le prospettive per affrontarli con un sindacato più unito e compatto.
Ha concluso la manifestazione la nostra segretaria SPI CGIL Nazionale Carla Cantone, la quale si è prodigata in prima persona affinché si porti avanti un discorso unitario anche con dialettiche diverse. Ha infine fatto notare come sia sempre più difficoltoso il rapporto con il governo nazionale sulle varie problematiche dei lavoratori e dei pensionati, richieste al governo di diminuire il peso fiscali sui salari e sulle pensione, diminuire le tasse, e che per questo occorre manifestare con maggior vigore e compattezza come lo SPI CGIL ha fatto in questi anni
Sant’Anastasia 16-12-09

SEGUE - VIDEO

14 dicembre 2009

COMUNICATO STAMPA:ISTITUZIONE REGISTRO AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO. CGIL CAMPANIA:



C a m p a n i a
Ufficio Politiche delle disabilità

(US CGIL CAMPANIA) - Napoli, 10 dicembre - Martedì 15 dicembre - alle 10,00 - presso la sede della confederazione in via Torino 16, CGIL Campania promuove una conferenza stampa sul tema "Istituzione di un registro per gli amministratori di sostegno".. Siete pertanto invitati a partecipare all'iniziativa.



"La Cgil Campania - si legge in una nota - ha fortemente sostenuto la realizzazione di una proposta di legge regionale per l'istituzione di un registro degli amministratori di sostegno".
"Una figura - continua CGIL Campania - che ha lo scopo di aiutare quei soggetti deboli che presentano aspetti di vulnerabilità all'interno della società civile a causa delle loro condizioni di salute". "Il nostro sostegno alla proposta di legge - commenta il segretario generale CGIL Campania Michele Gravano - va nella direzione dell'impegno della nostra azione sindacale per la promozione di una nuova
cultura dei diritti". "L'istituzione della figura dell'amministratore di sostegno - continua Giulia Guida, segretaria regionale CGIL Campania - rappresenta uno strumento essenziale e innovativo, dotato di una formazione ad hoc a difesa di
quei soggetti che si trovano nell'incapacità, anche parziale o temporanea, di provvedere a sè stessi e ai propri beni senza annullare i diritti e la dignità della persona".
"In questo senso - commentano Claudio Semeraro, responsabile regionale Ufficio politiche delle disabilità CGIL Campania e Raffaele Puzio, coordinamento Ufficio politiche disabilità CGIL Campania – rappresenta uno strumento essenziale a disposizione anche degli organi giudiziari, che consente di superare le difficoltà gestionali e organizzative in cui vengono spesso a trovarsi gli Uffici Giudiziari". "La figura dell'amministratore di sostegno - concludono - rappresenta infine, un impegno per i volontari e le associazioni di volontariato nell'individuazione delle figure dotate delle necessarie competenze tecniche e giuridiche che coinvolge associazioni familiari, associazioni dei disabili, Ordini professionali del settore sociosanitario, sindacati e altre organizzazioni".



Michela Aprea (US CGIL CAMPANIA)
mail: m.aprea@cgilcampania.itinterno: 081 3456824 cel. 346 7381210
Claudio Semeraro
Resp. Reg.le Uff. Politiche della disabilità
Via Torino 16 – 80142 Napoli – tel/fax 081 3456265 e-mail: ufficioh.na@cgilcampania.it


Giulia Guida
Segretaria Regionale CGIL Campania CGIL Campania

11 dicembre 2009

VERSO IL "10 CONGRESSO REGIONALE"


Sindacato Pensionati Italiani
Lega di Sant’Anastasia
Piazza Cattaneo N° 9
80048 Sant’Anastasia (Na)
Tel 081 5301490
Sito http://spicgilsantanastasia.blogspot.come-mail spicgilsantanastasia@libero.it


PROTAGONISTI PER L’UGUAGLIANZA
DIRITTI - LIBERTA’- DIGNITA'
I PENSIONATI DELLO SPI CAMPANIA CON EPIFANI

“ TEATRO TRIANON VIVIANI”
piazza V. Calenda
NAPOLI

Intervengono:
A. Pezzullo Segretaria Generale SPI Campania
M. Gravano Segretario Generale CGIL Campania
C. Cantone Segretaria Generale Nazionale SPI

martedì 15 dicembre – 2009 - ore 9,30

30 novembre 2009

CONTINUA LA LOTTA DEI PENSIONATI “FANTASMI”, DA PIAZZA NAVONA A PIAZZA DEL GESU’ DI NAPOLI

Colpiti ed infervorati da un’intensa scioperite acuta, i pensionati dello SPI CGIL Campania sono scesi di nuovo letteralmente in piazza, e precisamente in Piazza del Gesù a Napoli, per dimostrare ancora una volta la loro indignazione nei confronti dell’attuale sistema governativo che ostacola sempre le sacrosante rivendicazioni e richieste di miglioramento dello stato sociale dei pensionati, come ad esempio l’estensione della 14a mensilità anche alle pensioni che superano i 700 euro mensili, l’adeguamento delle pensioni al reale costo vita, una legge sulla non autosufficienza che tuteli le persone e le famiglie, e tante altre richieste.
Il corteo, che idealmente si ricollega alle precedenti dimostrazioni di Piazza Navona e Piazza del Popolo a Roma, è giunto stavolta nella nostra Regione, con alla testa il nostro Segretario SPI CGIL Campania Antonella Pezzullo, e le segreterie provinciali delle altre cinque province campane. Completavano il lungo corteo tutte le rappresentanze delle leghe SPI CGIL della provincia di Napoli.
Interessanti le interviste e le opinioni rilasciate dalla nostra segretaria generale e da altri responsabili di segreteria.

25 novembre 2009

COMUNICATO STAMPA:SABATO 28 CGIL CAMPANIA IN PIAZZA PER IL LAVORO, LO SVILUPPO E LA LEGALITA'



(US CGIL CAMPANIA) - Napoli, 24 novembre - Cresce la mobilitazione in vista della giornata di lotta promossa dalla Cgil per sabato 28 novembre sui temi del lavoro, dello sviluppo, della legalità. A Napoli si svolgerà una delle sette manifestazioni promosse dalla confederazione nel Mezzogiorno. Nel capoluogo partenopeo il corteo partirà da piazza Mancini per concludersi in piazza del Gesù. In corteo delegazioni di lavoratrici e di lavoratori delle aziende campane e piemontesi, immigrati, precari, pensionati, cassintegrati, studenti."Il quadro che si presenta in Campania è preoccupante - sottolinea in una nota la Cgil Campania - con interi settori produttivi, dal manifatturiero ai servizi, che attraversano una crisi profonda. I dati sul ricorso alla cassa integrazione, alla mobilità in deroga, alla chiusura di aziende, confermano tutta la gravità della situazione". "La Cassa integrazione ordinaria - precisa la Cgil - è salita del 400 per cento circa, quella straordinaria ad oltre l'80 per cento, i lavoratori in mobilità sono circa 20mila". "Migliaia di lavoratrici e di lavoratori precari dei settori produttivi, dell'agricoltura, dei servizi, della pubblica amministrazione - continua la Cgil - sono stati esplusi dai processi produttivi e costretti alla disoccupazione. In questo quadro diventa sempre più invasiva e forte l'azione e il potere delle mafie e dell'illegalità diffusa".Sabato 28 novembre il corteo partirà alle ore 9 da piazza Mancini e raggiungerà piazza del Gesù, dove sono in programma gli interventi di alcuni delegati, dei segretari generali della Cgil di Campania e Piemonte, Michele Gravano e Vincenzo Scudiere, della segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso.

Comunicato: Ufficio Politiche della disabilità



Campania Ufficio Politiche della disabilita'

Care/i compagne/i,
in allegato vi trasmetto la Bozza della Legge Regionale che istituisce il
Registro degli Amministratori di Sostegno. La proposta dell'istituzione del Registro appare come un'iniziativa inconsueta
per il Sindacato ma le sue finalità, espresse nell'art.1, confermano il profilo sindacale che va nella direzione della promozione di una nuova cultura dei diritti.
Con l'introduzione di tale Registro viene garantita e messa a disposizione della comunità una figura che ha lo scopo di aiutare quei soggetti deboli che presentano aspetti di vulnerabilità nei confronti della società civile a causa della loro salute. La legge n° 6 del gennaio 2004, infatti, difende gli interessi di quei soggetti che si trovano nella incapacità, anche parziale o temporanea, di provvedere a se stessi ed ai propri beni senza annullare i diritti e la dignità della persona, come può avvenire nell'interdizione o nell'inabilitazione. La portata innovativa di questa legge merita l'attenzione che si riserva alle grandi leggi di riforma e progresso civile che ha visto protagonista il nostro Paese negli ultimi 30 anni, e per tale ragione l'approfondimento e le ricerche effettuate mirano a diffondere e rafforzare tale spirito innovativo.
Uno strumento da mettere a disposizione degli organi giudiziari che consente
di superare le difficoltà gestionali/organizzative in cui vengono a trovarsi gli Uffici Giudiziari per l'esiguità numerica dei giudici tutelari, per la complessità del lavoro istruttorio, l'inadeguatezza, a volte, dei servizi socio-sanitari.
Vuole, inoltre, garantire una formazione seria e adeguata all'altezza dei compiti che la stessa figura dell'Amministratore di Sostegno deve affrontare ed evitare una formazione “fai da te” . La figura dell'amministratore di sostegno coinvolge associazioni familiari, associazioni dei disabili, Ordini professionali di figure socio-sanitarie, sindacati etc. E' dunque un impegno per i volontari e le associazioni di volontariato per individuare figure con le necessarie competenze tecniche e giuridiche. Il Segretario Generale della CGIL Campania, Michele Gravano, ha condiviso le finalità e sostenuto l'iniziativa proposta.
Per l'elaborazione della proposta mi sono avvalso della collaborazione e del contributo dei compagni:
– Giulia Guida, Segretaria Regionale della CGIL Campania
– Avv. Massimo Di Celmo, Responsabile dell'Ufficio Legale CGIL Campania
– Raffaele Puzio, del Coord.to Uff. Pol. disabilità nonché Resp.le Uff. Pol.
disabilità Sindacato Lavoratori Comunicazione CGIL Campania.
La bozza della Legge Regionale che istituisce l'Amministratore di Sostegno ha avuto poi una favorevole accoglienza e ricevuto contributi di magistrati dell'Ufficio Tutele del Tribunale di Napoli e del Tribunale dei Minori.
In attesa che la proposta diventi legge mi rendo disponibile per incontri
finalizzati all'illustrazione e all'approfondimento di tutti gli aspetti legati a tale norma. Mi è gradita l'occasione per salutarvi cordialmente.
Claudio Semeraro

BOZZA LEGGE REGIONALE
Istituzione Registro Amministratori di Sostegno
ART. 1
FINALITA'
a) La legge n°6 del 9 gennaio 2004, entrata in vigore il 18 marzo 2004 istituisce la figura dell'amministratore di sostegno, con modifica degli artt. 388, 414, 417, 418, 424, 426 e 429 del codice civile in materia d'interdizione e inabilitazione, con la finalità di tutelare le persone prive in tutto o in parte di
autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante
interventi di sostegno temporaneo o permanente (art. 1 legge n° 6/2004)
conservando al beneficiario “la capacità di agire per tutti gli atti che non
richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria
dell'amministratore di sostegno” (art. 409 c.c.).
b) La Regione Campania per favorire l'applicazione di tale istituto, che si rivolge ad una fascia di potenziali beneficiari più ampia rispetto a quella che usufruisce degli strumenti giuridici tradizionali dell'interdizione e dell'inabilitazione per i quali tali misure giuridiche sarebbero eccessivamente penalizzanti e non adeguate ai reali bisogni, istituisce il Registro degli Amministratori di Sostegno presso i Comuni con la finalità di sostenere le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana.
c) Nel caso in cui la rete familiare non esista o non sia in grado di esprimere
l'amministratore di sostegno (anziani soli non autosufficienti, persone disabili
adulte o con disagio mentale, tossicodipendenti, alcolisti, detenuti, malati
terminali, ciechi, etc), individuare un amministratore di sostegno appare
complesso e problematico.
d) La legge n° 6/2004 prevede che ove non sia possibile individuare un
amministratore di sostegno fra i familiari il Giudice Tutelare può chiamare
all'incarico di amministratore di sostegno anche altra persona idonea (art. 409
c.c.).
e) E' stato fortemente evidenziato, sia a livello regionale sia dai territori
distrettuali, l'urgenza di affrontare il problema dell'accudimento e della tutela
giuridica delle persone, elencate al punto c), nel momento della perdita della
famiglia di origine, oltre che di una gestione autonoma della propria esistenza,
eventualmente anche dal punto di vista abitativo.
f) La legge n° 6/2004 intende attivare una tutela globale della persona con
disabilità, non solo per gli aspetti finanziari o patrimoniali, ma per promuovere
e migliorare la qualità di vita con l'obiettivo di preservare l'autonomia della
persona.
g) La Regione Campania, preso atto della portata innovativa della legge 6/2004 e della necessità di favorire e migliorare le procedure di nomina degli
amministratori di sostegno, intende istituire un Registro degli amministratori di
sostegno elaborato a cura dei Comuni, dotando, così i giudici tutelari di un
adeguato strumento per l'individuazione di persone con i requisiti necessari e
conseguente abbreviazione dei tempi d'istruttoria.
ART. 2
AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO
a) In attuazione della Legge n°6 del 9 gennaio 2004 di istituzione
dell'amministrazione di sostegno e dell'art. 409 cc, laddove prevede che ove
non sia possibile individuare un amministratore di sostegno tra i familiari, il
Giudice Tutelare può nominare anche altra persona idonea, la Regione
Campania istituisce il Registro degli Amministratori di Sostegno.
ART. 3
REGISTRO
a) Il Registro degli Amministratori di Sostegno sarà tenuto e aggiornato dai
Comuni della Regione Campania. Possono essere iscritti al Registro soggetti
idonei che garantiscano un'adeguata protezione e sostegno, e che abbiano
predisposizione ad attività di volontariato, sufficienti competenze per la
gestione degli aspetti finanziari e patrimoniali, buone capacità relazionali, una
seria assunzione di responsabilità.
b) L'iscrizione al Registro avverrà dopo aver frequentato un corso di formazione, riconosciuto e organizzato dagli enti preposti, e conseguito l'idoneità. L'iscrizione al Registro avverrà su domanda degli idonei al Comune.
c) L'assunzione dell'incarico di amministratore di sostegno è, come previsto dalla legge 6/2004, a titolo gratuito.
d) L'elenco dei soggetti inseriti nel Registro degli amministratori di sostegno sarà trasmesso, a cura del Comune, al Tribunale competente per territorio ed
aggiornato con cadenza annuale.
ART. 4
PUBBLICAZIONE
a) La presente Legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione
Campania.
b) Il registro degli amministratori di sostegno è pubblicato sul sito informatico
istituzionale della Regione Campania.
c) E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge della Regione Campania

Resp. Reg.le Uff. Politiche della disabilità
CGIL Campania
Via Torino 16 – 80142 Napoli – tel/fax 081 3456265 – e-mail: ufficioh.na@cgilcampania.it

16 novembre 2009

I PENSIONATI "FANTASMI": DA PIAZZA NAVONA A PIAZZA DEL POPOLO

10 Pensionati in più rispetto a quelli della manifestazione precedente!
Lo Spi-Cgil Napoli, presente in Piazza del Popolo a Roma con le Leghe della provincia per l’ennesima giornata di mobilitazione del 14 novembre 2009: le pensionate e i pensionati italiani, a quanto pare, amano girare per le piazze della nostra capitale! Come abbiamo sottolineato prima, eravamo 10 pensionati in più rispetto a quelli della manifestazione precedente: una comunicazione non veritiera che vogliamo rigettare fortemente alla Rai e Mediaset, ed alle fonti televideo, che non sanno mai ben valutare il numero dei partecipanti: chi dice 100mila, chi dice 50mila… Per l’occasione, vista la piazza così libera, abbiamo iniziato a fare balli di coppia!
Egregi signori, non vi crediamo più, avete perso la testa, date solo numeri! Noi invece ribadiamo e rivendichiamo solo i nostri problemi, li elenchiamo continuamente, ma voi non li pubblicate mai, perché non vi date importanza. Al governo ribadiamo ancora una volta:
1) Adeguare le pensioni al reale costo vita.
2) Estendere la 14°mensilità anche alle pensioni che superano i 700 euro mensili.
3) Meno tasse sui redditi da pensione e da lavoro dipendente.
4 Contrastare l'evasione fiscale e ridistribuire maggiori risorse alle fasce deboli con misure strutturali e non compassionevoli
5) Una legge sulla non autosufficienza che tuteli le persone e le famiglie
6) Destinare più risorse agli Enti locali e alle Regioni e qualificare la spesa pubblica per migliorare i servizi
7) Difendere il diritto alla salute contrastando i tentativi del governo di privatizzare la sanità pubblica.
(guardate i video e foto della manifestazione)
Roma 14 novembre 2009




6 novembre 2009

Il "Cantiere di poesia" presso la CGIL di Nola

Cosa può avere a che fare la poesia con il mondo del Sindacato e quali rapporti o legami essa può avere con la realtà del mondo del lavoro, dei cittadini, dei pensionati e più in generale, cosa può la poesia di fronte ai mille problemi quotidiani e di ordine pratico che imbrigliano e preoccupano la maggior parte delle persone? Questa è in sintesi la domanda che è stata rivolta a Salvatore Velardi quando ha pensato di organizzare presso la sede CGIL di Nola un primo incontro con i poeti del territorio. E’ infatti sembrato, a prima vista, inusuale se non addirittura inconciliabile l’unione tra queste due realtà distinte e separate. Ma così non è, così non è stato: la risposta, positiva, si è evidenziata concretamente in questo primo appuntamento di oggi, giovedì 5 novembre, con i 9 poeti che hanno aderito all’invito.E’ stato così possibile ribadire che la letteratura, la poesia in particolare, può essere un valido e incisivo “mezzo di conduzione” per affrontare, trattare e diffondere argomenti delicati e di vasta portata sociale e, perché no, sindacale, come la precarietà e la sicurezza sul lavoro, la pace e la solidarietà, la realtà sociale di tutti i giorni. Sono temi, questi, che la poesia può sviscerare e denunciare, mostrare e indurre ad approfondite riflessioni, cantare addirittura, utilizzando tutti i metri, i toni, le satire e le ironie, le metafore e le allusioni, insomma tutte le infinite gradazioni e coloriture che il poeta si può permettere per meglio evidenziare ed offrire il proprio punto di vista sull’argomento.Non poteva quindi avere titolo più indovinato, questo incontro di letture poetiche, primo di una serie di futuri incontri che potranno ancora trattare gli argomenti proposti e approfondirli ulteriormente, magari di fronte ad una platea di studenti: “Cantiere aperto, esplorazioni poetiche tra Vesuvio e dintorni”, per riunire e consolidare, per promuovere e riconfermare i poeti e la poesia sul territorio nolano e vesuviano, non solo, ma anche per informare e operare una sensibilizzazione, attraverso la poesia vesuviana, su argomenti e temi delicati come quelli proposti; e non c’era sede più adatta che il Sindacato, nella fattispecie la CGIL.L’incontro, organizzato appunto dalla CGIL Zona Nolana, con la collaborazione del Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile e di altre importanti associazioni del territorio, come il Centro Studi Castel Cicala, il Laboratorio Sociale “Fonseca 30”, il Circolo “ArciMasaniello” di Saviano e l’”Arcael’arco edizioni”, ha visto la partecipazione dei Poeti: Raffaele Urraro, Salvatore Violante, Miriam Bianco, Rita Amelia, Vincenzo Cerasuolo, Costanzo Ioni, Prisco De Vivo, Carmine De Falco e lo stesso Giuseppe Vetromile (il quale, tra l’altro, fa anche parte del Direttivo dello SPI-CGIL Lega di Sant’Anastasia).

3 novembre 2009






Sindacato Pensionati Italiani
Lega di Sant’Anastasia
Piazza Cattaneo N° 9
80048 Sant’Anastasia (Na)
Tel 081 5301490
Sito http://spicgilsantanastasia.blogspot.com
e-mail
spicgilsantanastasia@libero.it

BONUS GAS

Sono disponibili i moduli di presentazione del bonus gas presso lo Sportello SPI-CGIL Lega Sant’Anastasia piazza Cattaneo 09, tel 0815301490, aperto il martedì (9,00 alle 13,00 – 16,30 19,30 ) e giovedì (9,00 alle 13,00 -16,30 19,30) il venerdì ( 16,30 ,19,30 ) altri giorni facoltativi. Le domande vanno presentate al proprio Comune di residenza. La scadenza per ottenere il bonus 2009 è fissata per il 30 aprile 2010.Possono accedere al bonus gas (per la fornitura nell'abitazione di residenza) i clienti domestici con indicatore ISEE non superiore a 7.500,00 euro, nonché le famiglie numerose (4 o più figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000,00. Questi parametri economici sono gli stessi che permettono ai clienti domestici di accedere anche al bonus elettrico per disagio economico.Il bonus gas puo' essere richiesto anche da coloro che, in presenza dei requisiti ISEE e di residenza indicati, utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale.Il valore del bonus gas è differenziato: 1) per zona climatica (in modo da tener conto delle diverse esigenze di riscaldamento, legate alle diverse condizioni climatiche),2) per tipologia di utilizzo (solo cottura cibi e acqua calda, o solo riscaldamento, oppure cottura cibi più acqua calda e riscaldamento);3) per numerosità delle persone residenti nella medesima abitazione
Ammontare del bonus gas per i clienti domestici (€/anno)
Zona climatica E
Famiglie fino a 4 componenti
Acqua calda sanitaria e/o cottura
25
Riscaldamento
100
Acqua calda sanitarie e/o cottura, più riscaldamento
125
Famiglie oltre 4 componenti
Acqua calda sanitaria e/o cottura
40
Riscaldamento
140
Acqua calda sanitarie e/o cottura, più riscaldamento
180
Per tutti i clienti che hanno sottoscritto direttamente un contratto per la fornitura di gas naturale, il bonus riconosciuto come una componente in deduzione nelle bollette; per i clienti che, invece, che usufruiscono di impianti centralizzati di riscaldamento e non hanno un contratto diretto di fornitura, il bonus sarà riconosciuto attraverso un bonifico intestato al beneficiario. Il diritto al bonus ha una validità di 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere l'eventuale rinnovo, il consumatore deve presentare una domanda accompagnata da una certificazione ISEE aggiornata, che attesti il permanere delle condizioni di disagio economico.I moduli di presentazione della domande per la compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale sono tre:

Modulo A forniture individuali
Modulo B forniture centralizzate
Modulo C forniture individuali+centralizzate


Sant’Anastasia 03/11/2009 SPI CGIL Lega Sant’anastasia
il Segretario
Eduardo Paudice

2 novembre 2009

BANDO AFFITTO ANTICRISI

CGIL SERVIZIO CASA
Via Torino, 16
80142 - Napoli

Informiamo che è possibile consultare sul sito della Regione Campania la graduatoria definitiva del bando anticrisi relativo ai lavoratori in CIG e/o licenziati.
La graduatoria definitiva è possibile consultarla on line sul sito: http://siba.regione.campania.it
I soggetti ammessi a contributo dovranno, pertanto, rivolgersi presso il proprio Comune di residenza al fine di produrre la documentazione necessaria per la verifica dei requisiti dichiarati in sede di domanda, nonchè ulteriore documentazione che il Comune riterrà necessaria per l'istruttoria del contributo integrativo.
CGIL servizio CASA ha richiesto a tutti i Comuni interessati di accelerare le procedure di propria competenza e anche avere notizie di quali siano gli uffici comunali interessati ove i lavoratori potranno rivolgersi.
Gli effetti giuridici dei decreti e le relative graduatorie decorreranno dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania (B.U.R.C.) che avverrà il 2 novembre 2009. Fra breve, in base alle notizie avute direttamente dalla Regione Campania sarà pubblicata anche la graduatoria provvisoria del bando anticrisi relativo alle rate di mutuo.

CGIL SEMPRE ATTENTA AI PROBLEMI DEI LAVORATORI

RICORDIAMO CHE IL 7 NOVEMBRE è stata indetta dalla CGIL la 2° giornata dei DIRITTI INDIVIDUALI.
I SERVIZI della CGIL saranno nelle piazze dei comuni della Provincia per fornire informazioni, notizie e chiarimenti.

30 ottobre 2009

"POLITCHE SOCIALE"LA DENUNCIA DELLA CGIL ZONA NOLANA


ECONOMIA E LAVORO
Il responsabile locale, Salvatore Velardi, scrive una lettera al sindaco Biancardi in cui chiede il recupero del ruolo degli enti locali nella gestione delle politiche sociali del territorio.
La CGIL non molla sulla questione legata ad un recupero del ruolo giocato dai comuni, in particolare dall’ente di Piazza Duomo, nelle politiche sociali del territorio. Non molti giorni fa, presso la sede del sindacato di Nola, si tenne un dibattito sull’argomento che Velardi richiama all’attenzione del Sindaco Biancardi nello scritto. Presenti alla discussione tanti cittadini, rappresentanti istituzionali, incaricati ed operatori del terzo Settore e di Associazioni territoriali e alcuni consiglieri comunali dell’opposizione.
Al centro della discussione la necessità di recuperare la funzione strategica dei Comuni dell’Ambito 11, in particolare quello di Nola in qualità di Comune Capofila. Velardi sottolinea come l’esplodere sempre più frequente di problematiche che gravano sul territorio, richieda necessariamente una riflessione. Ovvero, bisogna attuare politiche e strategie per sopperire a spinosi temi sociali come la tossicodipenza, le problematiche degli anziani, giovani, disabili che sono solo alcuni degli aspetti negativi che "divorano" il territorio. Problemi su cui si deve attivare un focus e a cui non ci si può sottrarre come ha fatto per troppo tempo l’agenzia di sviluppo che ha operato in maniera inadeguata e poco trasparente .
Assenti alla seduta, proprio i rappresentanti dell’Agenzia di sviluppo locale che, già a Gennaio, fu pesantemente ammonita dall’ Assessorato della Regione Campania per lo scarso interesse verso gli aspetti di questa delicata questione. Queste le parole del responsabile della CGIL al primo cittadino di Nola:" Intendiamo costruire un rapporto positivo con Lei e la Sua Amministrazione. La invitiamo, pertanto, a fissarci un incontro per discutere, nel merito, il Piano Sociale di Zona e gli interventi da attivare a favore dei cittadini meno fortunati – ha poi continuato Velardi - La CGIL è disponibile, da subito, a discutere e confrontarsi su questi temi con tutti i soggetti interessati, siano essi politici, religiosi o associativi, purché interessati ad individuare soluzioni ai problemi e prospettive positive per tutto il territorio".
Secondo Velardi quindi, occorre che le politiche pubbliche locali promuovano e incrementino interventi adeguati per la realizzazione di reti integrate di servizi sociali e sociosanitari e per fare questo, in primis occorre, che vi sia una sinergia con gli enti locali, attori principali che devono ricoprire il ruolo di coordinatori.
data 30/10/2009
(Foto fonte: internet)
Autore: Valeria Cuomo Il Mediano.it

15 ottobre 2009

LO SPI DI NUOVO IN PIAZZA DAL 2 AL 7 NOVEMBRE

I perchè della mobilitazione dei pensionati.

La Segreteria Nazionale dello SPI ha indetto per la settimana che va dal 2 al 7 novembre una nuova fase di mobilitazione, di informazione e di ascolto dei pensionati e degli anziani sui temi del potere d'acquisto delle pensioni, della non autosufficienza, delle politiche sanitarie e socio-sanitarie.
L'iniziativa mira a sollecitare le forze politiche e il governo nazionale ad affrontare concretamente le questioni che sono alla base delle nostre rivendicazioni e che richiedono urgenza e priorità di decisione. Il governo continua, invece, ad ignorare e a sottovalutare i drammi sociali ed economici aggravati dalla crisi e dalla mancanza di prospettive certe per milioni di persone e di famiglie.
Le modalità della mobilitazione - volantinaggi, conferenze stampa, incontri con parlamentari, assemblee - saranno decise localmente senza sottovalutare che ovunque possibile possono essere ricercati accordi unitari. Questi appuntamenti saranno anche l'occasione per sostenere il tesseramento.
La Mobilitazione dei pensionati si inserisce nel quadro delle iniziative che la Cgil (da www.cgil.it) promuoverà nel paese come deciso dal Comitato Direttivo dello scorso 30 settembre.

Ecco le domande rivolte da LiberEtà, il mensile dello Spi Cgil, a Silvio Berlusconi:

1. Lei sa signor Presidente che nel nostro paese ci sono quasi tre milioni e mezzo di pensionati che riscuotono meno di 500 euro al mese. Che cosa ha intenzione di fare per migliorare la condizione economica di questi cittadini?
2. Oggi in Italia secondo l’Istat ci sono 2.400.000 poveri. La social card, che avrebbe dovuto combattere la povertà, è stata rilasciata solo a 570.000 cittadini. Come pensa di poter migliorare la condizione degli altri due milioni di poveri?
3. C’è un decreto del 2007 approvato dal precedente governo che impegna il governo a convocare un tavolo di trattativa con i sindacati dei pensionati per adeguare il potere d’acquisto delle pensioni. Perché dopo tutte le richieste che lesono state fatte non convoca il tavolo?
4. Nell’ultimo anno la crescita dell’inflazione è diminuita, ma i prezzi dei beni diprima necessità, che pesano tanto sulla spesa dei pensionati, hanno continuato a crescere come prima. Perché non vuole ridiscutere il funzionamento della perequazione automatica delle pensioni come le chiedono i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil?
5. Lei sa che nell’ultimo accordo tra governo e sindacati del luglio 2007 c’era l’impegno a estendere la quattordicesima mensilità anche alle pensioni oltre i 700 euro. Perché non rispetta quell’accordo?
6. Gli ultimi dati del ministero dell’Economia rilevano che molti lavoratori autonomi guadagnano meno di un pensionato al minimo. Cosa intende fare per ridurre l’evasione fiscale?
7. I cittadini che pagano le tasse al centesimo sono lavoratori dipendenti e pensionati. Perché non accetta di aprire un tavolo, come le ha chiesto la Cgil, per ridurre loro le tasse? Lei sa che se lascia loro più soldi in tasca potrebbero consumare di più, come lei li esorta a fare, e contribuire a farci uscire dalla crisi. Perché non lo fa?
8. In Italia oggi ci sono più di due milioni di cittadini anziani non autosufficienti e senza un’adeguata assistenza pubblica. Perché questo dramma non è tra le priorità del suo governo?
9. Lei sa che in Parlamento c’è una legge d’iniziativa popolare sulla non autosufficienza presentata dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil che aspetta di essere discussa? Perché non si adopera per far fissare una data per l’inizio della discussione parlamentare?
10. Alcune Regioni hanno varato una propria legge per la non autosufficienza e hanno istituito propri fondi per finanziarla. Perché nell’ultima Finanziaria lei ha tagliato il fondo nazionale per la non autosufficienza, deliberato dal precedente governo, mettendo così in estrema difficoltà le amministrazioni regionali e locali?

13 ottobre 2009

Gita Sociale all'Abbazia di Montecassino e alle Grotte di Pastena

Le grotte di Pastena sono davvero uno spettacolo da non perdere. Situate in posto incantevole, a pochi chilometri da Ceprano, sono raggiungibili da Napoli via autostrada in meno di un’ora e mezza. E tanto è durato il breve viaggio in pullmann, con appena una piccola sosta nell’area di servizio “Casilina Est” per un cornetto e un caffè: così è iniziata, infatti, questa nuova gita organizzata dallo SPI CGIL Leghe di Pomigliano D’Arco e di Sant’Anastasia. C’erano proprio tutti, e il pullmann, guidato dall’ottimo autista Gennaro, è partito completo e puntuale.
Giunti sul posto, la comitiva, guidata da un esperto, si è subito immersa nella grande “bocca” detta inghiottitoio. Si è poi proseguito lungo cunicoli e gallerie, potendo così ammirare stalattiti e stalagmiti formatesi nel corso di milioni di anni, nel silenzio di una natura misteriosa abitata soltanto da pipistrelli (che volteggiavano indifferenti fra le teste degli increduli e un po’ spaventati osservatori in fila indiana) e da ragni in attesa di prede sulle loro tele. Caverne e baratri, persino un lago sotterraneo, tutto era motivo di ammirazione e rispetto nei confronti di una natura così “artistica”!
Dopo l’interessante e istruttivo giro di quasi un chilometro nei cunicoli e nelle viscere della montagna, una sosta per il pranzo era doverosa. E dunque, al Ristorante “Al Boschetto”, noto per la sua cucina genuina e per i funghi porcini, l’allegra comitiva ha potuto gustare un lauto pranzo a base di antipasto, primi piatti ai funghi e secondi di carne di vitello cotto nel forno a legna, abbacchio, patatine ed insalata, e, in chiusura, frutta e dolce è caffè.
Sulla strada del ritorno, una breve sosta a Montecassino, purtroppo interrotta da una pioggia improvvisa, ma che ha comunque permesso la visita del chiostro e dell’Abbazia.
Rientro a casa verso le 20 e trenta, dopo i saluti dei segretari Tanzi e Paudice, i quali hanno ribadito come le gite sociali possano essere una felice occasione di incontro per rinsaldare quei valori di comunanza, di associazionismo e di solidarietà tra gli anziani e i pensionati, per essere sempre più forti e uniti nella rivendicazione dei loro diritti.


6 ottobre 2009

A Piazza del Popolo c'eravamo anche noi

Le Leghe dello SPI-CGIL di Acerra, Pomigliano D’Arco e Sant’Anastasia, hanno partecipato alla grande dimostrazione di mobilitazione per la libera stampa e per ribadire: “basta bavaglio, basta censure”, in un’ Italia stanca di false menzogne, di falsi giornalisti, falsi politici, che non riportano le verità sui tanti problemi che attanagliano questo paese, ignorando perfino le difficoltà che molti cittadini devono affrontare ogni giorno, dai disoccupati, ai precari, ai pensionati/e anziani/e alle politiche sociali di questo paese. Diciamo basta ad una televisione di una sola parte, vogliamo e ribadiamo che tutti i cittadini devono essere rappresentati nella T.V. Pubblica, democraticamente va tolta la concessione a quelle televisioni che rappresentano una sola parte; vogliamo che il Presidente della Repubblica faccia rispettare tutte le opinioni , al garante diciamo che tutti i cittadini che pagano il canone, anche quelli del centrosinistra, devono essere tutelati
nell’ascoltare qualsiasi opinione da qualsiasi parte venga.


2 ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA; LETTERA AL SINDACO SPI-CGIL LEGA SANT'ANASTASIA


.

Al Sindaco di Sant’Anastasia
Avv. Carmine Pone

E’ noto che il Sindacato Pensionati Italiani SPI CGIL è per propria natura vicinissimo e attento ai problemi di carattere sociale ed economico che preoccupano la gran parte dei cittadini in età pensionistica e dei lavoratori tutti, aiutandoli a risolverli, ed inoltre offrendo loro non solo indispensabili servizi per l’espletamento di pratiche assistenziali e pensionistiche, ma anche varie opportunità di socializzazione e di inserimento in contesti associativi atti a incoraggiare e favorire le attività ludiche, ricreative ed anche formative, per una sana e serena vita da “pensionato”.
In particolare, lo SPI CGIL Lega di Sant’Anastasia, con sede in Piazza Cattaneo 9, costituitasi ormai da due anni e con un considerevole numero di iscritti, prossimo ai 200, ha fornito e fornisce tuttora tutti quei servizi indispensabili di cui sopra, quali modelli RED e ISEE, dichiarazione dei redditi, pratiche di pensione, totalmente gratuiti,ecc. Accanto a questi, si è prodigata, e si prodiga, per migliorare la qualità della vita degli anziani/e e dei pensionati/e, offrendo loro opportunità di gite sociali, momenti di aggregazione, consigli su iter burocratici vari, ed anche organizzando incontri culturali.
Fatta questa premessa, lo SPI CGIL Lega di Sant’Anastasia si rammarica per la mancanza di una puntuale, incisiva ed unitaria politica sociale, rivolta in particolar modo agli anziani/e, da parte di codesto Comune, mancanza che purtroppo perdura da troppo tempo, da anni, indipendentemente dal colore politico dell’Amministrazione del momento.
Inoltre, lo SPI CGIL Lega di Sant’Anastasia denuncia la scarsa o quasi totale indifferenza nei suoi confronti da parte dell’amministrazione comunale,anche dopo l’incontro avuto con l’assessore alle politiche sociale Dott.ssa Assunta Cennamo. Indifferenza che si traduce nella quasi totale mancanza di coinvolgimento o di un qualsiasi rapporto politico e/o istituzionale tra l’amministrazione comunale e lo SPI CGIL.
Lo SPI CGIL Lega di Sant’Anastasia chiede pertanto a codesta Amministrazione di essere invitato a partecipare alle politiche per gli anziani/e e pensionati/e, come del resto già previsto in base alla Legge 328/2000 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), ed inoltre alle attività e alle programmazioni che via via che l’amministrazione comunale intende portare avanti, in modo da poter contribuire fattivamente alla realizzazione di detti programmi. Il bagaglio di esperienze e di conoscenze posseduto dallo SPI CGIL è a nostro parere fondamentale per una corretta politica a favore degli anziani/e e pensionati/e.
In attesa quindi di un positivo riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale di Sant’Anastasia, porgiamo i nostri più cordiali saluti
Sant’Anastasia…

Il Segretario
Eduardo Paudice

17 settembre 2009

COMUNICATO STAMPA: UFFICIO POLITICHE PER LA DISABILITA' CGIL CAMPANIA


C a m p a n i a
Ufficio Politiche per le disabilità
Al Coordinamento Regionale
Ufficio Politiche della disabilità
CGIL Campania

Segreteria Regionale Campania
SLC CGIL Campania – Via Torino, 16 80142 Napoli Tel. 0813456315 - 420 Fax 081269746
e-mail : slc.campania@mail.cgil.it sito http://www.slc-napoli.it/


CONGEDO BIENNALE
La SLC CGIL Campania, nel riscontrare il crescente interesse dei
lavoratori sulle tematiche che coinvolgono le persone con disabilità, tramite il
nostro Centro Servizi CGIL Campania, vuole richiamare con questo
comunicato l’attenzione di tutti sulle importanti novità emerse in merito al
congedo biennale per assistere la persona con handicap grave (art. 42,
comma 5, D.Lgs. 151/2001)
Le ultime sentenze della Consulta Costituzionale, nell’estendere la
“platea” degli aventi diritto, hanno indotto l’INPS a diramare nuove circolari
che forniscono indicazioni per fruire del congedo; per tali ragioni, in
considerazione anche dell’importanza del tema, vi proponiamo una sintesi che
introduce il tema in oggetto.
Le persone che hanno diritto al congedo sono (secondo l’ordine di
priorità): il coniuge, i genitori, i fratelli e le sorelle conviventi, i figli conviventi.
L’ordine di priorità ovviamente può essere modificato nei casi in cui avviene la
rinuncia da parte di chi “viene prima” in ordine di priorità.
La condizione principale è che la persona da assistere sia riconosciuta
portatrice di handicap con situazione di gravità (articolo 3, comma 3 della
Legge 104/1992). Non sono ammesse certificazioni di altro genere.
A parte l’eccezione dell’assistenza prestata dai genitori ai figli, in tutti gli
altri casi è richiesta la convivenza fra il lavoratore e la persona disabile da
assistere; inoltre, in relazione alle persone che hanno diritto al congedo,
l’INPS ha fornito una serie di indicazioni necessarie per poter fruire del
congedo stesso.
I periodi di congedo possono essere fruiti in modo continuativo o
frazionato (anche a giorni interi) mentre non è prevista la frazionabilità ad
ore.
Il congedo è retribuito con un’indennità corrispondente all’ultima
retribuzione percepita ed è coperta da contribuzione figurativa ai fini
pensionistici. L’indennità e la contribuzione figurativa spettano fino ad un
massimo di 36.151,98 euro annue e tale importo è rivalutato annualmente
sulla base dell’indice ISTAT.
Altro aspetto importante che vogliamo segnalarvi è l’accoglimento da
parte dell’INPS delle osservazioni del nostro Ufficio Politiche della disabilità
circa la necessità di riesaminare le eventuali richieste pervenute prima
dell’emanazione della circolare che disciplina le condizioni per il congedo
biennale retribuito.

Per tutte le informazioni e per fornirvi la necessaria assistenza vi
invitiamo a contattare il compagno Raffaele Puzio e mail
rpuzio.cgil@gmail.com o la compagna Pagliara Antonella cell. 3298513321
Segreteria SLC CGIL Campania/ Napoli

Claudio Semeraro
Resp. Reg.le Uff. Politiche della disabilità
CGIL Campania

14 settembre 2009

Al via la raccolta di firme per la legge sull'Apprendimento permanente

L'iniziativa è di Cgil, Flc, Spi e Auser: partita la raccolta di firme a favore di una legge di iniziativa popolare, promossa dalla Cgil, Spi, Flc e Auser, per garantire il diritto all'apprendimento permanente per tutte le persone che vivono e soggiornano in Italia. Con l'evento 'Prime firme', che si è tenuto giovedì 10 settembre alla Casa del Cinema di Roma, il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, e l'ex ministro della Pubblica Istruzione, Tullio De Mauro, hanno 'formalmente' apposto le prime due firme ad una proposta di legge che già ne vanta oltre un migliaio. Tra queste quelle del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e di Don Luigi Ciotti. Lucio Saltini, segretario nazionale dello Spi, spiega le ragioni dell'impegno del Sindacato pensionati della Cgil sul grande tema della conoscenza: "Il Paese vive una situazione assai preoccupante, ed i pensionati non stanno certamente meglio. Se per vincere la crisi è necessario aumentare i redditi più bassi di pensionati e lavoratori e rilanciare l'economia del Paese, per ricostruire fiducia in un futuro migliore del passato è indispensabile anche contrastare la recessione culturale così evidente nel Paese".
Prosegue Saltini: "Per questo la Cgil, oltre a battersi per una scuola migliore, stigmatizzare il taglio alle spese per produzione culturale e denunciare la cattiva qualità dell'informazione, ha deciso di proporre ora una cosa che in altri Paesi Europei è già realtà: un sistema a sostegno del diritto degli italiani di imparare in ogni età. Un diritto a cui noi siamo particolarmente interessati, perché viviamo più a lungo, gli anni della scuola sono ormai lontani (e di scuola, spesso, abbiamo potuto farne poca) e di fronte ai tanti cambiamenti che ci sollecitano rischiamo di essere degli emeriti esclusi"."Sapere per contare" e "Imparare sempre", questi gli slogan scelti dalla Cgil per promuovere una proposta di legge che ha come obiettivo quello di attuare un piano triennale straordinario per raddoppiare il numero degli adulti che partecipano ad attività formative. La legge prevede l'accesso gratuito alla formazione, agevolazioni fiscali e contributive per gli investimenti in apprendimento e agevolazioni per l'accesso al credito e prestiti di onore. Stabilisce inoltre che ogni lavoratore abbia diritto ad almeno un anno di congedo formativo non retribuito e ad almeno 30 ore annue di permesso retribuito; le modalità di fruizione del congedo e dei permessi sono disciplinati dai contratti collettivi e il datore di lavoro è tenuto ad accogliere la richiesta del lavoratore.Sono indicate anche misure a sostegno dell'apprendimento dei pensionati per l'aggiornamento delle loro competenze. A sostegno dell' apprendimento permanente la proposta indica la necessità di una serie di interventi pubblici (dall'edilizia alle infrastrutture tecnologiche alla formazione degli operatori, alla definizione di standard di qualità per l'accreditamento delle strutture, all'azione di monitoraggio e certificazione) e infine il finanziamento di un piano di azione triennale da iscrivere nella legge finanziaria.La campagna - che si pone come obiettivo le 100mila firme - è partita il 10 settembre, in concomitanza 'simbolica' con l'apertura del nuovo anno scolastico, per concludersi a dicembre. nere l'offerta
In allegato la locandina con il programma completo dell'iniziativa del 10 settembre
Documenti scaricabili

La locandina con il programma completo dell'iniziativa (.pdf file)

3 settembre 2009

Il Nuovo osservatorio sulla contrattazione sociale di Cgil e Spi

Cgil e Spi hanno costituito il "Nuovo osservatorio sulla contrattazione sociale" (OCS) e il "Comitato di Indirizzo" dell'OCS. Il nuovo Osservatorio è un'evoluzione e un ampliamento, in senso confederale, dell'attuale importante progetto che il Sindacato dei pensionati ha già avviato. Il nuovo OCS archivierà i materiali della contrattazione sociale, per offrire informazioni alle strutture sindacali sui contenuti della contrattazione a tutti i livelli (piattaforme, iniziative di sostegno, verbali d'incontro ed eventuali intese), monitoraggio delle attività di contrattazione sociale, informazione pubblica, la consultazione dei materiali relativi all'intero processo negoziale. Alcuni osservatori regionali già esistenti avranno la possibilità di integrarsi e dialogare con l'OCS nazionale.
All'Ires Cgil è affidato il coordinamento scientifico del nuovo OCS. Contemporaneamente è stato costituito anche il Comitato di indirizzo per seguire e organizzare le attività dell'osservatorio. Ai primi di settembre presenterà alle segreterie di Cgil e Spi il primo programma di attività, anche in vista della prevista assemblea nazionale Cgil di fine anno sulla contrattazione sociale. SPI-CGIL NAZIONALE

7 agosto 2009

COMUNICATO STAMPA: Provvedimento iniquo della Regione Campania a danno delle condizione dei disabili ed anziani fragili.


E’ stato pubblicato sul bollettino regionale del 3 agosto 2009 il “Regolamento per la
Compartecipazione al costo delle prestazione erogate nell’ambito di percorsi assistenziali integrati di natura sociosanitarie delle persone portatori di handicap e persone ultrassessantacinquenni e cittadini affetti da demenze” approvato dalla giunta regionale il 16/05/09.
In estrema sintesi il provvedimento prevede, tra l’altro, che le persone portatrici di handicap grave, le persone ultrassessantacinquenni e cittadini affetti da demenze, con reddito superiore a 4.999 euro annui, dovranno pagare le prestazioni sociosanitarie; che una quota pari al 20% del reddito deve essere lasciata a disposizione del beneficiario per le proprie esigenze e spese personali; che contribuiscono al reddito, e quindi all’individuazione della fascia di compartecipazione, anche l’indennità di accompagnamento, l’indennità di frequenza, l’assegno di assistenza e la pensione inabilità, infine, partecipano al costo delle prestazioni anche i parenti che appartengono ad un altro nucleo familiare.
E’ grave ed inaccettabile quanto deciso dalla regione in questi giorni di grande caldo e di distrazione dell’opinione pubblica, un metodo questo di decidere alle spalle dei cittadini – dichiara Francesco D’Angelo Segretario Generale dello Spi di Napoli.
Tale provvedimento non tiene conto -prosegue D’Angelo- dei livelli di disagio e di povertà presenti in regione ed in particolare nell’area metropolitana di Napoli.
Richiamando gli ultimi- conclude D’angelo- dati sulla povertà ed il rapporto Istat che colloca la Campania tra le regioni in cui le famiglie con anziani e figli sono tra le più povere, ed il dato che i due terzi delle richieste di social card in campania sono state fatte nella provincia di napoli, è evidente che questo provvedimento rischia di pesare su un area a forte disagio socioeconomico.
Sconcertante ancor più tale provvedimento- dichiara Serena Sorrentino Segr.CdLM di Napoli- se si pensa che proprio l’area della “non autosufficienza” (ultrassessantacinquenni, persone fragili e diversabili) , è al centro di battaglie che hanno coinvolto la stessa Regione affinché, in assenza del finanziamento nazionale del fondo si intervenisse come regione con risorse proprie, con quelle del Fondo Sociale Europeo, e si spingesse il Governo a rifinanziare il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali e quello della Non Autosufficienza, determinando i Livelli essenziali delle prestazioni sociali e sociosanitarie.
E’ irragionevole che ancora una volta si faccia pagare il costo del deficit sanitario alle categorie più deboli senza affrontare il vero nodo, quello di una riorganizzazione “vera” attraverso un piano pluriennale del sistema sanitario regionale- prosegue la CdLM.
Come sempre si interviene con misure inique che aiutano a fare cassa come i tickets, costo del lavoro, i precari, ed ora la non autosufficienza.
E’ giusto pensare che chi ha la condizione economica per contribuire acceda alle prestazioni con un contributo proporzionale al proprio reddito ma abbiamo sempre chiesto nelle contrattazioni di garantire esenzioni alle fasce deboli, ai redditi bassi ed ai lavoratori dipendenti e pensionati, che rischiano, se aggravati di nuove carichi economici di finire nell’area della povertà- Conclude Serena Sorrentino segr. CdLM di Napoli.
I margini per modificare tale delibera ci sono, chiediamo dunque alla Regione di sospendere tale provvedimento ed avviare un confronto con Assessorato alle Politiche Sociali, Assessorato alla Sanità, EE.LL, e Sindacati.

6 agosto 2009

LA BANDIERA ITALIANA


"La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso". Così recita l'articolo 12 della Costituzione, dal 1948.

1. Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.
2. Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.
3. Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali.

Vista la proposta di legge al Senato, primo firmatario il capogruppo Federico Bricolo, presentata dalla Lega Nord al Senato: "Ciascuna Regione avrà come simbolo la propria bandiera e il proprio inno", I PENSIONATI DELLO SPI CGIL LEGA SANT’ANASTASIA si dichiarano sdegnati ed offesi, ed esprimono solidarietà verso tutti quei cittadini italiani caduti in guerra, e in tempo di pace, per portare il simbolo della NOSTRA BANDIERA nel mondo.
Difenderemo in ogni circostanza la nostra Repubblica ed il nostro Presidente della Repubblica.

W L'ITALIA

SPI-CGIL LEGA SANT’ANASTASIA

COMUNICATO STAMPA: Prima informazione alle leghe Spi Provinciali Napoli,"regolarizzazione badanti"


Segretario Generale:FrancoD’angelo
telefono:0 8 1- 3 4 5 6 3 71
fax: 0 8 1- 553 4 3 8 9
e-mail:spinapoli@cgilcampania.it
f.dangelo@cgilcampania.it
via: Torino, 16 -Napoli



5 agosto: la legge 3 agosto 2009, n.102, di conversione del decreto legge 1 luglio 2009, n.78, è stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale 4 agosto ed è entrata in vigore il 5 agosto. All’articolo 1 ter la legge recante “provvedimenti anticrisi”, nonché proroga dei termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali prevede la possibilità dell’emersione del rapporto di lavoro irregolare con i cittadini italiani o comunitari o extra comunitari addetti al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare o all’assistenza di persone affette da patologie o handicap che ne limitano l’autosufficienza.
Le domande da parte dei datori di lavoro dovranno essere presentate esclusivamente on line, dal 1 settembre al 30 settembre, con modalità operative che verranno rese note con successiva circolare. Non sarà comunque necessario concentrare la presentazione delle domande nella fase iniziale della procedura, in quanto non sono state fissate quote massime di ammissione. Inoltre secondo quanto stabilito dall’art.1 ter, comma 8, alla data di entrata in vigore della legge e fino alla conclusione del procedimento, i lavoratori extracomunitari per i quali può essere presentata la dichiarazione di emersione dal lavoro irregolare e i datori di lavoro non saranno punibili per violazione delle norme relative all’ingresso e al soggiorno nel territorio nazionale e a quelle relative all’impiego dei lavoratori, anche se rivestono carattere finanziario, fiscale, previdenziale ed assistenziale. Saranno dunque sospesi i relativi procedimenti penali e amministrativi eventualmente in corso a loro carico. Ma la sospensione dei procedimenti cessa nei casi in cui non venga presentata la dichiarazione di emersione dal 1 al 30 settembre, ovvero si proceda all’archiviazione del procedimento o al rigetto della dichiarazione. E ovviamente della sospensione non possono beneficiare gli stranieri che sono esclusi dalla regolarizzazione perché impegnati in altri settori lavorativi. O coloro che non potranno essere regolarizzati in quanto colpiti da espulsione a motivo della loro pericolosità o che sono stati condannati per un reato grave. Per le eccezioni si fa riferimento all’art. 12 del Testo Unico per l’immigrazione.
calcHeight();

4 agosto 2009

Controversie in materia di ivalidità civile- articolo 20 del decreto legge 1 luglio 2009,numero 78, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.150 del 1 lu

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 150 del 1° luglio 2009 del decreto legge 1° luglio 2009 numero n. 78, con l’articolo 20 sono state introdotte importanti modifiche in materia di presentazione delle domande, e gestione del flusso di riconoscimento in materia di invalidità civile, cecità civile, sordomutismo, handicap e disabilità.
Sono state inoltre introdotte importanti innovazioni, che hanno immediati effetti sull’operatività dell’azione amministrativa e gestionale dell’Istituto per gli aspetti legati a procedimenti giurisdizionali, nonché alla presenza dei medici legali dell’Istituto Nei procedimenti giurisdizionali civili relativi a prestazioni sanitarie previdenziali ed assistenziali.
Con la presente circolare si forniscono le prime indicazioni operative per l’applicazione della norma in oggetto.

1. A decorrere dal 1° gennaio 2010 ai fini degli accertamentisanitari di invalidita' civile, cecita' civile, sordita' civile,handicap e disabilita' le Commissioni mediche delle Aziende sanitarielocali sono integrate da un medico dell'INPS quale componenteeffettivo. In ogni caso l'accertamento definitivo e' effettuatodall'INPS. Ai fini dell'attuazione del presente articolo l'INPSmedesimo si avvale delle proprie risorse umane, finanziarie estrumentali, anche attraverso una razionalizzazione delle stesse,come integrate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio deiMinistri del 30 marzo 2007 concernente il trasferimento dellecompetenze residue dal Ministero dell'economia e delle finanzeall'INPS.2. L'INPS accerta altresi' la permanenza dei requisiti sanitari neiconfronti dei titolari di invalidita' civile, cecita' civile,sordita' civile, handicap e disabilita'. In caso di comprovatainsussistenza dei prescritti requisiti sanitari, si applical'articolo 5, comma 5 del Regolamento di cui al decreto delPresidente della Repubblica 21 settembre 1994, n. 698.3. A decorrere dal 1° gennaio 2010 le domande volte ad ottenere ibenefici in materia di invalidita' civile, cecita' civile, sordita'civile, handicap e disabilita', complete della certificazione medicaattestante la natura delle infermita' invalidanti, sono presentateall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), secondomodalita' stabilite dall'ente medesimo. L'Istituto trasmette, intempo reale e in via telematica, le domande alle Aziende SanitarieLocali.4. Con accordo quadro tra il Ministro del lavoro, della salute edelle politiche sociali e la Conferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,da concludere entro e non oltre novanta giorni dalla data di entratain vigore della presente legge, sono disciplinate le modalita'attraverso le quali sono affidate all'INPS le attivita' relativeall'esercizio delle funzioni concessorie nei procedimenti diinvalidita' civile, cecita' civile, sordita' civile, handicap edisabilita'. Nei sessanta giorni successivi, le regioni stipulano conl'INPS apposita convenzione che regola gli aspettitecnico-procedurali dei flussi informativi necessari per la gestionedel procedimento per l'erogazione dei trattamenti connessi allo statodi invalidita' civile.5. All'articolo 10, comma 6, del decreto-legge 30 settembre 2005,n. 203, convertito nella legge 2 dicembre 2005, n. 248 sono apportatele seguenti modificazioni:a) nel primo periodo e' soppressa la parola «anche»;b) nel secondo periodo sono soppresse le parole «sia presso gliuffici dell'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'articolo 11 delregio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, sia»;c) nel terzo periodo sono soppresse le parole «e' litisconsortenecessario ai sensi dell'articolo 102 del codice di procedura civilee»;d) e' aggiunto, infine il seguente comma:«6-bis: Nei procedimenti giurisdizionali civili relativi aprestazioni sanitarie previdenziali ed assistenziali, nel caso in cuiil giudice nomini un consulente tecnico d'ufficio, alle indaginiassiste un medico legale dell'ente, su richiesta, formulata, a penadi nullita', del consulente nominato dal giudice, il quale provvedead inviare apposita comunicazione al direttore della sede provincialedell'INPS competente. Al predetto componente competono le facolta'indicate nel secondo comma dell'articolo 194 del codice di proceduracivile. Nell'ipotesi di sentenze di condanna relative a ricorsidepositati a far data dal 1° aprile 2007 a carico del Ministerodell'Economia e delle Finanze o del medesimo in solido con l'INPS,all'onere delle spese legali, di consulenza tecnica o del beneficioassistenziale provvede comunque l'INPS.».6. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore delle presentidisposizioni, e' nominata dal Ministro del lavoro, della salute edelle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia edelle finanze una Commissione con il compito di aggiornare le tabelleindicative delle percentuali dell'invalidita' civile, gia' approvatecon decreto del Ministro della Sanita' del 5 febbraio 1992, esuccessive modificazioni. Dalla attuazione del presente comma nondevono derivare oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

LA NOTA STAMPA DI CARLA CANTONE SEGRETARIO GENERALE SPI CGIL


Lo Spi: per il governo la non autosufficienza non è una priorità Sabato 1° agosto Il Senato ha dato la fiducia al Dl anticrisi e il Cdm ha approvato il correttivo. Le preoccupazioni del Sindacato pensionati della Cgil sui contenuti del testo rimangono forti. Carla Cantone, segretario generale dello Spi, in una nota stampa denuncia il disinteresse del governo riguardo alla grave questione della non autosufficienza. "Nel decreto anti crisi non vi è un euro sul fondo della non autosufficienza. Non c'è alcuna intenzione di rispondere alle emergenze del Paese indicate dal sindacato, come appunto quella del diritto fondamentale ad avere un supporto certo, e definito con legge, per le persone non autosufficienti", afferma Cantone.
"La scelta del governo di convogliare i risparmi annunciati dall'innalzamento dell'età pensionabile in un generico 'fondo strategico per il paese' dimostra che è inutile illudersi - incalza Cantone - . Per evitare altre delusioni faremmo bene a non affrontare i grandi temi come quello delle pensioni, dei redditi e della non autosufficienza, prendendoli dai piedi".
Conclude infine: "Tutti insieme abbiamo il compito di fare pressioni , che salgano dal Paese, affinché non si introducano nuove contraddizioni nei diritti previdenziali e nella vita delle donne e si risponda efficacemente ai pesanti problemi delle persone e delle famiglie in difficoltà".

16 luglio 2009

I PENSIONATI, I REDDITI E LE TASSE: CHE CONFUSIONE NEI DATI


Dichiarazione di Carla Cantone Segretario Generale Spi-Cgil



“ Non esiste in Italia un pensionato la cui pensione, tra il 2006 e il 2007, abbia registrato un aumento del 3,1%.” E’ ciò che afferma Carla Cantone, Segretaria generale Spi Cgil, dopo aver visto quanto emerge dai dati pubblicati dai quotidiani di oggi, dove si legge che tra il 2006 e il 2007 l’importo medio delle pensioni sarebbe passato da 13.046 a 13.448 euro, con un incremento appunto del 3,1 %.
Non è veritiero – aggiunge Cantone. È noto infatti che, tra un anno e l’altro, l’importo delle pensioni cresce soltanto per effetto dell’adeguamento al tasso di inflazione ( che, rispetto al 2006, è stato del 2%).
È altrettanto noto che la spesa previdenziale cresce anche per effetto della sostituzione delle vecchie pensioni che cessano nell’anno, con le nuove liquidazioni.
La nostra contestazione è chiara: i dati pubblicati confondono la crescita della spesa previdenziale -dovuta anche alla sostituzione delle vecchie pensioni con le nuove - con la drammatica condizione reale del singolo pensionato che vede ridurre, di anno in anno, il valore reale della sua pensione per effetto di due fenomeni precisi: un meccanismo che non lo difende a sufficienza dall’inflazione e un carico fiscale eccessivo. Provare per credere: chiedetelo a qualsiasi pensionato e sarà in grado di dimostrarvelo.
Per quanto riguarda la fiscalità – prosegue la leader Spi - il quadro disegnato dall’analisi delle dichiarazioni dei redditi (riferite al periodo di imposta 2007) evidenzia un elemento costante: i pensionati e i lavoratori a reddito fisso contribuiscono per quasi l’80 per cento alle entrate fiscali del nostro paese.
Mentre permangono invece ancora ampie aree che sfuggono al controllo fiscale soprattutto all’interno del 4,2 per cento di lavoro autonomo.
Ciò che si deve fare, secondo Cantone, è potenziare gli strumenti di lotta all’elusione e all’evasione fiscale. Tra questi, il redditometro e gli studi di settore e, soprattutto, ampliare l’attività di controllo ispettivo.
Ogni anno, infatti, sono ben 115 i miliardi di euro di imposte dirette che sfuggono alle maglie del fisco.
Su questo, non ci pare si facciano passi avanti, osserva Cantone, soprattutto a fronte della caduta di entrate fiscali del 3,8% dei primi quattro mesi del 2009; e in previsione dell’ennesimo condono fiscale che si appresta a varare il governo Berlusconi, per coloro che hanno evaso il fisco portando capitali all’estero.
Tutto ciò, conclude, mentre la gran parte dei pensionati italiani è costretta a vivere con pensioni sempre più vicine alla soglia di povertà
Roma, 14 Luglio 2009

Enrico Cardile
Responsabile .Uffico Stampa SPI CGIL
Tel 335 6514838

13 luglio 2009

comunicato stampa:Prima il silenzio,poi le miserevoli mezze misure,ora l'arroganza!


Segretario Generale: Franco D’angelo telefono: 0 8 1- 3 4 5 6 3 7 1 fax: 0 8 1- 5 5 3 4 3 8 9 e-mail: spinapoli@cgilcampania f.dangelo@cgilcampania.it via: Torino, 16 – Napoli


E’ proprio vero, il governo considera la popolazione delle pensionate e pensionati dei fantasmi, infatti persegue nell’ignorare le loro richieste sostenute da numerose iniziative di mobilitazione che lo Spi ha praticato. Il governo non risponde sulla estensione della 14ma alla platea dei pensionati e alle altre richieste come la legge sulla non auto sufficienza. Il governo con i mas media ad esso compiacenti, oscura le condizioni di povertà disagio emarginazione diffuse nel paese e nelle regioni meridionali in particolare. Le pensionate e i pensionati dello Spi provinciale continuano nelle loro denuncie e coinvolgimento dei pensionati per trasmettere le loro giuste informazioni e si misurano con gli enti locali per strappare risposte tendenti alla difesa del proprio reddito gia logorato di pensione, e a migliorare la qualità della vivibilità cittadina nei confronti di abusi, violazioni e insicurezza. I pensionati sono cittadini portatori di diritti che vanno ascoltati e risolti attraverso politiche innovative a tutti i livelli.Lo Spi dunque non demorde nella propria azione sindacale e continuerà ad incalzare con le propri Leghe sia il governo nazionale che gli enti locali perché la condizione di vita dei pensionati e anziani non venga considerata un problema marginale e i pensionati dei fantasmi.
Napoli 13/07/2009

6 luglio 2009

"WELFARE OLTRE LA CRISI" 26.02.2009 CAMERA DI COMMERCIO,CGIL NAPOLI


INTERVENTO DI FRANCO D’ANGELO Segr. Gen. Spi Cgil Napoli

Come Spi della provincia di Napoli continuiamo a misurarci con il volere rappresentare il disagio economico della nostra popolazione di anziani, pesante e diffuso.
Continuiamo a misurarci con il problema della non autosufficienza.
La Sanità e la sicurezza sociale sono temi molto presenti nella nostra popolazione di anziani, pensionati e figure fragili, e richiedono attenzione, interventi sempre più adeguati e attenti al mutare delle situazioni sociali, da parte dello Stato e dalle Istituzioni pubbliche in generale, oltre che dal superamento di ritardi, carenze presenti a Napoli e provincia.
Vale però una considerazione di carattere complessivo, che le prestazioni sanitarie e sociali vengono erogate in relazione alle compatibilità economiche, accompagnate da pigrizie culturali e interessi economici, anziché alla necessità e dai bisogni di chi li chiede ed è portatore.
Si prova a sostituire, (come fa il governo nazionale) la centralità della persona con quella del mercato o della mercificazione dei bisogni, facendo scelte in controtendenza al fatto che ci troviamo in presenza di una transizione da una società “giovane” ad una società sempre più anziana, ciò richiede interventi immediati e di prospettiva modulate alla evoluzione demografica, dove la figura dell’anziano deve essere visto come soggetto che partecipa al cambiamento e ne influenza gli orientamenti.
E’ evidente che la domanda di salute e di benessere di tutti i cittadini è anche collegata alle mutevoli condizioni strutturali, economiche, sociali dei territori di appartenenza in cui conducono la propria vita, va dunque attrezzata qualificata in senso evolutivo, la complessiva risposta della centralità pubblica.
Al gennaio 2008 – In Italia sono 2.615.000 le persone non autosufficienti (ultimi dati Istat): donne e uomini che riferiscono una totale mancanza di autonomia per almeno una delle funzioni che permettono di condurre una vita quotidiana normale.
Ma se si considerano anche le persone che hanno bisogno di aiuto, anche in parte, per svolgere attività essenziali come alzarsi da un letto o da una sedia, lavarsi o vestirsi il numero sale di molto fino a quasi 7 milioni, circa il 13% dell’intera popolazione.
Secondo Istat, inoltre, gli anziani disabili ultra 65enni rappresentano il 19,3%, e sale il numero degli over 80: 47,7%, suddivisi in uomini per il 38,7% e 52% di donne.
• In Campania - Interessanti i risultati di una ricerca promossa nel maggio 2002 a Napoli e in Campania da Profea, in collaborazione con l’Istituto Superiore Sanità, su di un campione di 310 persone:
quasi un terzo degli anziani intervistati non è autosufficiente: gli uomini sono autosufficienti al 76%, le donne al 61%.
La mancanza di autosufficienza cresce con l’età: le donne oltre i 74 anni dipendenti sono più della metà; gli uomini il 31%.
• A Napoli la percentuale di anziani dipendenti è minore: 23%. Anche qui le donne sono più dipendenti (31%) degli uomini (17%). Oltre i 74 anni, le donne dipendenti sono pari al 50%, gli uomini sono dipendenti al 20%.
• La Campania è la regione con la percentuale maggiore di persone dipendenti: gli autosufficienti risultano pari al 67%, contro un valore “nazionale” superiore al 78%.
A Napoli la situazione risulta migliore rispetto alla Campania, ma comunque al di sotto del valore medio.
Per contro, in Campania i servizi offerti alla popolazione non autosufficiente rappresentano 1/3 dei servizi erogati da altre regioni italiane.
Lo Spi di Napoli continua a misurasi con numerose altre questioni: come la sicurezza e la vivibilità dei territori, non solo dal punto di vista del controllo da parte delle Forze dell’ordine, ma nel senso di cura del quartiere, in tutte le sue dimensioni: il verde, la viabilità, l’arredo urbano, la qualità del vivere, la qualità delle strutture sanitarie – pubbliche e private – spesso prive di forme adeguate di accoglienza per le figure anziane e fragili; la presenza di strutture sociali aperte, in grado di rafforzare legami di relazione, e allargare legami affettivi.
Proviamo a misurarci, come Spi della provincia di Napoli, col rappresentare l’anziano come risorsa di una società legata anche all’allungamento della vita.
Nei nostri territori complicati, la vecchiaia rischia di essere una maledizione; nella città e nella provincia di Napoli, le pensionate e i pensionati sono “vittime ed eroi” in questo importante percorso di vita: vittime ed eroi di prepotenze, abusi, comportamenti discriminatori e azioni di lotta ed impegno per una diversa qualità di vivere da anziani.
Sono soprattutto le donne, e le donne anziane, dentro e fuori le mura domestiche le vittime, spesso indifese o addirittura condannate due volte, da una cultura che le rende ancora vittime di antiche discriminazioni di genere.
Istat - marzo 2008: “6milioni e 743mila le donne italiane da 16 a 70 anni (32% delle Italiane) vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita; 5 milioni le donne che hanno subito violenze sessuali; 3 milioni e 961mila violenze fisiche. Circa 1milione di donne ha subito stupri o tentati stupri”. A questi vanno aggiunti i dati non denunciati. In 3 casi su 4, gli abusi sono commessi da persona conosciuta, magari proprio dal marito o fidanzato.
Il 96% delle violenze subite ad opera di un non partner, e il 93% a causa del partner non sono segnalate alle autorità competenti, e neppure a parenti e/o amici.
Nel 95 % dei casi, sottolinea un documento dell'Associazione Matrimonialisti Italiani, le vittime di violenza in famiglia sono donne e bambini.
Confermato il crescente l’aumento della violenza nei confronti degli anziani, 20 % della popolazione italiana: anche nell'estate 2008, centinaia di anziani sono stati vittime di abbandoni, aggressioni e uccisioni da parte dei familiari.
Ancora poco noto il fenomeno della violenza sulle donne anziane: non solo comportamenti aggressivi, ma vere e proprie violenze psichiche tese a condizionare le scelte degli anziani, a manipolare le informazioni di cui dispongono, ad accelerarne la perdita di autonomia. E questo per scopi delittuosi facilmente immaginabili: violazioni di diritti, furto di denaro e preziosi, estorsione ecc.
I pochi dati di cui si dispone gettano luce su una realtà inquietante: donne anziane, malate, indifese sono spesso oggetto di umiliazioni fisiche e morali. Di frequente poi le violenze avvengono proprio per mano di coloro che più di altri dovrebbero garantire protezione e attenzioni amorevoli: i figli in primo luogo, ma anche i coniugi e altri addetti ai compiti di cura (ad esempio le assistenti familiari).
Così, in uno studio presentato a Roma nel 2007 dagli studiosi Luigi Frey e Renata Livraghi si evidenzia che le anziane italiane hanno una percezione soggettiva delle condizioni fisiche e psichiche piuttosto negativa rispetto ai coetanei maschi, e che un numero sempre maggiore di donne soffre di depressione, malattia che nei prossimi vent’anni passerà dal quarto al secondo posto tra le cause di disabilità.
L’entità del problema aveva indotto l'OMS già nel 2002 (prima conferenza mondiale sulla violenza), a indicare la necessità di misure incentrate su tre punti: consapevolezza, educazione e difesa.
Un ruolo importante nella prevenzione e nella diagnosi di abuso era riservato al medico di famiglia o al geriatra, che più facilmente di altri può individuare forme di abuso, prevenirle attraverso l'analisi di fattori di rischio, e una volta accertato il reato denunciarlo alle Autorità competenti.
La violenza contro le persone anziane è un problema in crescita proporzionale all'incremento della popolazione mondiale di anziani ed in particolare modo del numero di "oldest-old", cioè degli ultraottantenni.
Un sondaggio Eurobarometro Speciale diffuso alla fine del 2007 evidenziava che circa la metà degli Europei ritiene che gli anziani non autosufficienti siano vittime di maltrattamenti e negligenze: certo, sono dati che indicano la percezione del fenomeno e non la sua effettiva realtà, ma quell’indagine comunque riflette la portata del problema.
Violenze private, quindi, violenze ripetute dentro le “sicure” mura domestiche, nei confronti delle quali il nostro Paese non è stato ancora in grado di formulare una legge che direttamente affronti il tema della violenza verso gli anziani e le persone deboli.
Il disegno di legge approvato dal governo Prodi il 22 dicembre 2006 e presentato alle Camere nel gennaio 2007 “Misure di sensibilizzazione e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la persona e nell’ambito della famiglia” non aveva avuto percorso facile, ed è stato azzerato dal governo Berlusconi, interessato a focalizzare l’attenzione sull’odio contro gli immigrati, la necessità di ronde ecc.
Cosa trattava il DDL del governo Prodi?: sensibilizzazione, prevenzione e repressione di violenze, anche in ambito familiare, maturate a causa di genere e forme di discriminazione e di prevaricazione su soggetti deboli, anche anziani, minori e disabili. Un intervento normativo del tutto nuovo in Italia, articolato su più fronti: non più solo su quello repressivo, ma anche su quello della prevenzione e informazione, nella consapevolezza che non si tratta soltanto di un tema di ordine penale bensì della manifestazione di un problema, in primo luogo culturale, fortemente radicato.
Tutto questo ci fa sottolineare stamattina alcune considerazioni, che partono dal non condividere – ma lavorare per bocciare – il cosiddetto “accordo separato”, conseguenza del Libro Verde di Sacconi, che secondo noi in alcun modo risponde al difficile momento che il Paese sta attraversando, specie alcune sue aree regionali dove maggiormente la crisi si esprime, come aree del Mezzogiorno, dove la recessione sta continuando ad aggravare problemi antichi, dove il drastico calo dei consumi accompagnato dai drammi occupazionali rischiano di porre in secondo piano altrettanto drammatiche e crescenti povertà e forme di nuova emarginazione: non solo dunque drammi occupazionali, ma anche drammi legati alla sopravvivenza.
Rispetto a queste realtà, le “miserevoli mezze misure” del governo – come abbiamo volute definirle noi del Sindacato dei Pensionati napoletani – non fronteggiano la crisi, non danno risposte concrete e strutturali né ai salari né alle pensioni.
Una misura del dramma della crisi e delle povertà ci viene dalla stessa “social card”: da una prima ricognizione, infatti, risulta che la stragrande maggioranza delle persone che ne ha fatto richiesta è al sud, e nella nostra regione.
In Italia, al 2007, 12 milioni di ultra 65enni in condizioni reddituali al limite della sopportabilità. Il Rapporto 2008 Caritas- Fondazione Zancan individua due fasce di popolazione maggiormente in difficoltà: le persone non autosufficienti e le famiglie con figli.
Nel nostro Paese risulta povero il 30,2% delle famiglie con 3 o più figli, e il 48,9% di queste famiglie vive nel Mezzogiorno.
Dal 2005 al 2006, relativamente alla povertà degli anziani soli e/o non autosufficienti, l’incidenza di povertà relativa (percentuale di poveri sul totale dei residenti) in persone sole con 65 anni e più è passata da un valore di 5,8 a un valore di 8,2.
Il Rapporto Caritas 2008 ci dice che i poveri non riescono a uscire dalla povertà.
Ciò significa che le risorse sono limitate, e soprattutto male utilizzate, evidenzia il Rapporto. Nell’Europa dei 15 l’Italia, dopo la Grecia, è il Paese in cui i trasferimenti sociali hanno il minor impatto nel ridurre la povertà: abbattono la quantità di popolazione povera solo di 4 punti percentuali. Svezia, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Germania e Irlanda riescono a ridurre del 50% il rischio di povertà.
La spesa per il welfare in Europa raggiunge il 27 per cento del Pil in media. In Italia arriva al 26 per cento, quindi non si discosta dalla media europea, tuttavia in Italia questa spesa non riesce a proteggere dal rischio di poverta’.
In Francia, se 26 famiglie su 100 sono a rischio poverta’, dopo i trasferimenti sociali, solo 13 famiglie sono ancora a rischio. Questo significa che il welfare francese riesce a salvare dalla poverta’ il 50 per cento delle famiglie a rischio.
In Germania, se 24 famiglie su cento sono a rischio poverta’, dopo i trasferimenti sociali, solo 17 famiglie sono ancora a rischio. Questo significa che il welfare tedesco riesce a salvare dalla poverta’ il 29 per cento delle famiglie a rischio.
In Italia, se 22 famiglie su cento sono a rischio poverta’, dopo i trasferimenti sociali, 19 famiglie sono ancora a rischio. Questo significa che il nostro welfare riesce a salvare dalla poverta’ solo il 13 per cento delle famiglie a rischio.Ma se spendiamo quanto gli altri nel welfare perche’ non otteniamo gli stessi risultati? Perche’ il nostro welfare non aiuta le famiglie che piu’ ne avrebbero bisogno.
Nei trasferimenti alle famiglie, in Italia, solo l’11,7 per cento va alle famiglie piu’ povere, in Francia il 19,6 per cento e in Germania il 20,2 per cento, la Spagna il 16 per cento e la Grecia il 12,6 per cento. Per non parlare di Svezia (25,8 per cento) e Gran Bretagna (33,7 per cento). Peggio di noi fa solo la Turchia (8,5 per cento).Fatta 100 la spesa per il welfare, l’Italia ne utilizza il 67,4 per cento per le pensioni, contro una media europea del 53,7 per cento. Per le famiglie e i bambini la spesa italiana e’ ferma al 4,4 per cento, la media europea arriva al 7,9 per cento. Per i sussidi ai disoccupati l’Italia spende un misero 2 per cento, la media europea sale al 7,4 per cento. Per la casa la percentuale italiana e’ allo 0,1 per cento contro l’1,2 per cento della media europea. Infine contro l’esclusione sociale, l’Italia spende lo 0,2 per cento, mentre la media europea e’ dell’1,5 per cento.
Bisogna cambiare le scelte del governo, e la manifestazione nazionale indetta dallo Spi per il 5 marzo a Roma, che ha trovato sostegno in tante categorie di lavoratori, in numerose iniziative di lotta promossa dalla Cgil va in questa direzione; così come la straordinaria manifestazione che si realizzerà il 4 aprile a Roma.
Per cambiare le scelte del governo, la manifestazione dei pensionati ripropone i contenuti della piattaforma sindacale condivisi anche da altri sindacati.
Le 10 richieste SPI FNP UILP per aumentare le pensioni e difenderne il potere d'acquisto:
1) incrementare il potere d'acquisto delle pensioni di importo superiore a 644,68 euro mensili, estendendo gradualmente la quattordicesima mensilità;
2) intervenire per superare l'effetto "vicinanza e superamento" delle pensioni previdenziali da parte dei trattamenti assistenziali;
3) rendere più tempestivo e aderente alle dinamiche reali dei prezzi l'adeguamento del meccanismo che regola la perequazione automatica delle pensioni al costo della vita;
4) riconoscere una quota di aumento per le pensioni, con decorrenza ante novembre 1992 che recuperi, anche parzialmente, il valore perso con la sospensione del differimento della perequazione automatica e della non attribuzione dell'ulteriore aumento previsto
5) uniformare la no TAX area per i pensionati a quella dei lavoratori dipendenti
6) introdurre l'imposta negativa in modo strutturale per i redditi che si collocano nella NO TAX area, particolarmente diffusi tra gli anziani, anche con l'utilizzo dell'ISEE, l’indicatore della situazione economica
7) adeguare, in assenza di altri redditi, pensioni indirette, assegni di invalidità o le pensioni di invalidità liquidate con il sistema contributivo, non integrate al minimo, e sulla percentuale di reversibilità
8) riformare i trattamenti assistenziali legati a 29 tipologie di prestazioni con l'obiettivo di istituire il "reddito minimo vitale", evitando l'effetto "annegamento" delle pensioni previdenziali, e valorizzando la quota di pensione acquisita con la contribuzione versata
9) eliminare il drenaggio fiscale che consuma una quota della perequazione automatica
10) superare il limite al cumulo delle pensioni con i redditi di lavoro, attraverso scelte legate al mercato del lavoro degli anziani e all'invecchiamento attivo.
Si tratta di obiettivi di grande rilevanza, per definire un concreto percorso di vitali risposte, che devono essere assunti da subito e con la prossima legge Finanziaria, attraverso un confronto con le parti sociali vero, solare, senza trucchi.
Le azioni del governo stanno nei fatti depotenziando il sistema sociale, con l’obiettivo di renderlo residuale e caritatevole, e non strumento di tutele e affermazione di diritti per una nuova coesione ed emancipazione sociale, per il presente, e che sappia misurarsi con le novità del futuro.
Si vuole dunque demolire un pezzo di civiltà, quella dei diritti sociali e del diritto alla salute, diritti che devono essere garantiti a tutti.
Le destre al governo perseguono invece una visone di società priva di ogni forma di inclusione e integrazione, di affetti, di solidarietà; una società priva di regole per l’affermazione di tutele ed esigibilità dei diritti, per contribuire al superamento della crisi e complessivamente ad una diversa qualità del vivere.
E’ stato il vertice di Lisbona del 2000 a definire la forma competitiva di una nazione basata su tre principi basilari: la buona occupazione, la conoscenza, la protezione sociale, che mettono in contatto virtuoso il cosiddetto stato sociale lavoristico, da innovare con un welfare di cittadinanza territoriale e universalistico: un welfare contro la crisi e, come nello slogan di questo convegno, un welfare che provi ad andare oltre.
Andare oltre può significare uno sguardo non solo nazionale, ma europeo, dentro lo sregolato mondo globale, carico di violazioni dei diritti umani, sul lavoro, contro gli anziani.
L’allungamento della vita, inoltre, l’invecchiamento della popolazione pone nuove domande, così come il tema dell’immigrazione.
La destra in Italia ha deciso di affrontare questi temi con azioni di restringimento di diritti e tutele, dal mondo del lavoro alla società.
“… la paura è merce politica… più si alimenta e più cresce il bisogno di autorità…” ha scritto una brava giornalista italiana (Concita De Gregorio)
Secondo Eurostat, la quota dei nostri over 65 è destinata a passare dal 20% del 2008 al 32% nel 2060, contro una media europea del 29,9%.
Il nord e il centro del nostro Paese sono le aree in cui il fenomeno dell’allungamento della vita è più forte, con l’indice di vecchiaia che sfiora il 160% al nord, e arriva al 162% al centro.
L’indice di vecchiaia nel Mezzogiorno, Campania compresa si attesta al 110%, e in Campania in particolare scende all’87,8%; addirittura a Napoli precipita al 73,9 per cento.
In Campania dunque si vive meno: cioè la vita è più breve che in altre realtà.
Forse perché le condizioni di vita di ampi strati della popolazione sono difficili?
Forse perché l’insicurezza territoriale incide sulla qualità della vita, in particolare delle persone anziane?
Forse il sistema socio-sanitario non è all’altezza delle domande che salgono dai territori?
Forse perché gli Enti locali non assolvono ai propri compiti, non quanto la situazione richiede nelle politiche sociali?
Forse perché la nostra risorsa ambientale ha perso l’antica, molto antica salubrità?
Sono tanti i perché, e forse le soluzioni sono legate proprio alle domande che abbiamo appena avanzato.
La spesa sociale in Campania risulta inferiore del 30,5 per cento alla media nazionale; ma la situazione potrebbe diventare ancora più sofferta in regime di federalismo fiscale: il 72 per cento dei Comuni con bassa capacità fiscale andrà certamente in difficoltà.
Noi pensiamo che la qualità complessiva di un territorio, la sua vita la sua crescita e il suo sviluppo non possono essere legati solo a una lettura economicistica dei problemi: come ci indicano i tre principi della Dichiarazione di Lisbona del 2000, occorre misurarsi con la domanda di benessere che i cittadini pongono.
Tutto questo richiede politiche di inclusione, politiche per l’invecchiamento attivo, per la cittadinanza partecipata, per luoghi di vita sociale, percorsi di educazione permanente: insomma, politiche capaci di misurarsi con le nuove problematiche demografiche, sociali, urbane, alimentari, con quel dramma che viene chiamato la “migrazione sanitaria”, per cui chi se lo può permettere va a curarsi fuori.
E numerosi anziani non possono permetterselo.
Forse è anche per questo se qui da noi si vive circa 2 anni e mezzo in meno.
Se si considerano gli anziani una risorsa e non più un peso da emarginare o come cittadini di seconda categoria bisogna pensarci, quando si costruiscono gli Enti locali, quando si stabiliscono le politiche sociali, quando si crea un sistema di sanità che non riesce compiutamente a farsi carico dei complessi bisogni di una persona anziana.
Su questi temi riteniamo che le politiche condotte dalle nostre istituzioni siano ancora in ritardo.
Ad esempio, poco praticata è la cultura, la logica dell’integrazione tra i vari livelli istituzionali, la sola che può superare disfunzioni, frammentazione di interventi, inefficacia degli interventi stessi, fughe di responsabilità.
Poco praticato è l’uso virtuoso delle risorse disponibili, che proprio perché scarse andrebbero utilizzate con la massima attenzione, per rispondere ai bisogni reali delle persone, non a quelli dell’Amministrazione stessa: siamo ancora molto lontani da questa pratica virtuosa, riteniamo altresì che l’impegno nei confronti della evasione ed elusione dei tributi in ogni Ente Locale debba trovare una nuova determinata, attrezzata e continuativa azione.
Nella bozza del Piano Sociale Regionale 2009-2011, nella sua lunga premessa vi è un elenco di obbiettivi, molti ancora da realizzare, tutti tendenti a voler progettare “welfare” che parta dalle specificità territoriali” per fondersi in una rinnovata visione programmatica regionale.
Apprezziamo questo impianto; tuttavia non partiamo da zero, nell’auspicio che il periodo di sperimentazione di sperimentazione della legge 328 abbiano fatto compiere alcuni passi significativi.
Quello che rileviamo è che qualsiasi programmazione deve giovarsi di una cultura della valutazione, il che vuol dire riuscire a verificare come e se una politica abbia inciso sulla realtà.
Nel Piano Sociale Regionale sono elencati numerosi punti di crisi, questioni ancora irrisolte.
Rispetto a questi punti critici, noi pensiamo che le azioni del movimento sindacale vadano ulteriormente sviluppate, e lungo due direzioni: azioni nei confronti del governo nazionale, azioni nei confronti degli enti locali, senza dimenticare i naturali intrecci tra questi due livelli, schematicamente richiamati.
Alla base della nostra mobilitazione e del nostro impegno
dare certezza di universalità e adeguatezza al sistema sanitario, che deve rimanere pubblico;
dare corso al Fondo nazionale per la non autosufficienza;
investire per l’innovazione;
rifinanziare il Fondo nazionale per le Politiche Sociali, e far sì che il Bilancio della Regione Campania finanzi davvero la Legge sulla Dignità sociale
A livello territoriale occorre proseguire nell’azione sindacale per diffondere compiutamente la rete di Assistenza Domiciliare Integrata.
Risorse adeguate e interventi di riconversione della rete ospedaliera.
La Casa della Salute è per noi Spi il luogo di presa in carico della persona.
Occorre continuare a sostenere e rilanciare la piattaforma unitaria provinciale di Napoli sulla negoziazione sociale territoriale, che contiene numerosi obiettivi che riguardano
l’insieme degli Enti locali (di nostra competenza) dai Bilanci Comunali e tariffe, alla richiesta di Osservatori sui Servizi pubblici, alle politiche abitative, ai Centri Sociali, alla diversabilità, la domiciliarità e altre rilevanti questioni.
Come Spi pensiamo di riprendere assemblee nelle Leghe per riportare i contenuti complessivi della piattaforma, che sono validi vanno arricchiti con ulteriori specificità.
Nei confronti di Fnp e Uilp, provinciali abbiamo consumato numerosi tentativi di ripresa di lavoro comune, fino ad ora abbiamo raccolto “ disponibilità riflessive” che però non hanno ancora prodotto niente.
Pensiamo ad azioni di mobilitazione in sostegno della Piattaforma unitaria nei confronti dell’insieme degli Enti Locali, scegliendo realtà a campione, in sinergia con la Camera del Lavoro e con il lavoro avviato dal Dipartimento Welfare.
Pensiamo ad un percorso di qualificazione nelle Leghe sulla contrattazione sociale, come al ricambio generazionale, favorendo la priorità al femminile.
Pensiamo di adeguare la nostra presenza nei territori in sinergia con la Cgil per rispondere meglio sia alle difficoltà e potenzialità nostre e promuovere il nuovo, le delibere della Conferenza di Organizzazione danno risposte in tal senso.
E’ auspicabile che non rimanga solo il livello confederale Cgil e la categoria dello Spi, nella complicata fase di azione sindacale: è auspicabile una rinnovata sensibilità di Cisl e Uil territoriali, ma una ripresa di attenzione di altre categorie Cgil.
E’ necessario, dunque proseguire e farlo in maniera partecipata.
Lo Spi è per proseguire in questa direzione, con tutti gli aggiornamenti necessari per migliorare l’azione rivendicativa del sindacato, e ritiene di esplorare in sintonia con la Cgil l’opportunità di azioni di sostegno ampio e visibile nei confronti degli Enti locali.
Noi come Spi, sapendo il momento particolarmente difficile e complicato per le nostre realtà territoriali e istituzionali, intendiamo investire la nostra azione sulle numerose problematiche che investono la vita dei cittadini anziani e pensionati, per consolidare quanto ottenuto e provare di andare …oltre.
Le pensionate e i pensionati auspicano di vivere più a lungo e meglio un’importante fetta di vita, e farlo come sempre da protagonisti consapevoli.

SPI-CGIL NAPOLI








L'antologia del concorso "Il dopolavoro poetico"

Una nuova iniziativa dell'UICI di Sant'Anastasia: corso gratuito di Malossi

Sant'Anastasia: corso gratuito di Malossi, promosso dalla Rappresentanza di Sant'Anastasia dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (Uic).

L'iniziativa Una Mano per capireprenderà il via il 03 marzo 2012.

Il corso in oggetto, vuole essere uno strumento pratico per avvicinarsi alla vita quotidiana delle persone sordocieche che debbono affrontare un problema vitale: quello della comunicazione. Il metodo Malossi si basa sulla tattilità, le falangi, falangine e falangette di preferenza usate con le dita della mano sinistra, battute e pizzicate in modo adatto, consentono di comporre lettere, parole, frasi complete, numeri e punteggiature che permettono un dialogo veloce tra chi scrive e chi legge. L'uso di questo sistema facilita qualunque tipo di contatto col mondo, dato che l'assistenza alla persona disabile nonchè sordocieca richiede operatori ben motivati nel soddisfare i bisogni vitali di ogni giorno di chi ha il limite nel comunicare con gli altri. I corsi, tenuti a cadenza periodica, vengono organizzati per garantire in un futuro assai prossimo l'assistenza primaria soprattutto domiciliare a persone notevolmente svantaggiate. Un obiettivo importante per la formazione di nuove figure professionali è dato dal fatto che la mobilità e l'orientamento delle persone sordocieche deve tener conto di come queste percepiscano l'ambiente loro spazio di vita, per cui chi comunica deve avere ben presenti le modalità pratiche per guidare chi non vede e non sente, ad esempio nella realtà complessa di una città come la nostra. siamo a Napoli. Tutto questo sarà discusso tra i docenti del corso con gli allievi dello stesso che potranno porre qualsiasi domanda per dibattere questi fondamentali problemi che interessano la comune esistenza. Si parlerà anche di sistemi alternativi al Malossi per comunicare, del loro uso pratico e del perchè il Malossi per lo meno nel nostro Paese è stato preferito ad altri, faremo delle sane e costruttive discussioni.

Le lezioni sono rivolte a persone adulte, cieche e vedenti: insegnanti, genitori, operatori o semplici interessati, 30 le ore previste di "lezione frontale", con possibilità di iscriversi entro e non oltre le ore 18 del 20 febbraio 2012 nella sede Uic di via S. Giuseppe 12 Sant'Anastasia.

Alla fine del corso verra’ rilasciato l’attestato dell’UICI e Irifor (istituto per la ricerca e formazione e riabilitazione).

Conclusa la Gita Sociale nelle Marche

Si è conclusa la bella Gita Sociale organizzata dallo SPI CGIL Leghe di Sant'Anastasia, Pomigliano d'Arco e Casalnuovo. I compagni hanno potuto visitare, durante i tre giorni della gita (8, 9 e 10 aprile) luoghi incantevoli, come San Marino, Pesaro, Urbino e il Castello di Gradara

L'Amministrazione di Sant'Anastasia ci ignora...

L'Amministrazione di Sant'Anastasia ci ignora...
L'articolo de "Ilmediano.it"

Difendiamo la Legge 68/99

I rifiuti tecnologici

PRODOTTI TECNOLOGICI - Documento ad hoc per i rifiuti (2010-05-11) Dal 18 giugno 2010 i commercianti di elettrodomestici e di apparecchiature elettriche ed elettroniche dovranno ritirare l’usato dei clienti, che, a fronte di un acquisto, potranno riconsegnare l’apparecchio obsoleto e non funzionante. Il nuovo regime diventerà operativo a seguito del Dm n. 65 dell’8 marzo 2010 che prevede l’obbligo da parte dei negozianti di informare i consumatori sulla gratuità del ritiro. Inoltre, i distributori dovranno inviare una comunicazione alla sezione regionale dell’albo gestori ambientali, per ottenere l’autorizzazione per ritirare, depositare e trasportare i rifiuti dalle famiglie. Fonte: Il Sole 24 Ore

Le immagini dei rifiuti a Sant'Anastasia e dell'alveo Santo Spirito

Gita Sociale all'Abbazia di Montecassino e alle Grotte di Pastena, 11 ottobre 2009

Un importante riconoscimento per i portatori di handicap grave

28 maggio 2009: giornata di mobilitazione dello SPI

festa del tesseramento spi-cgil

festa del tesseramento spi-cgil




Casalnuovo, Acerra, Pomigliano, Sant'Anastasia

I FANTASMI A PIAZZA NAVONA








ASSISI

ASSISI


Lo SPI CGIL alla Manifestazione del 1° maggio

Carla Cantone:Segretaria Nazionale SPI CGIL

Carla Cantone:Segretaria Nazionale SPI CGIL

La Lettera di Epifani e Cantone a Fini


L'incontro al Castello Baronale di Acerra del 2 marzo

L'incontro al Castello Baronale di Acerra del 2 marzo
Il Segretario Gen. dello SPI Napoli Franco D'Angelo

Spi provinciale Napoli il sindacato dei pensionati vispi ma composti

Spi provinciale Napoli il sindacato dei pensionati vispi ma composti

La Segretaria Gen. SPI Campania, Antonella Pezzullo

UFFICIO POLITICHE DELLA DISABILITA: CAMPANIA

Congedi ai figli di persone con grave handicap: Sentenza della Consulta
Napoli, 13 febbraio 09
Per la terza volta la Consulta entra nel merito della legittimità costituzionale dell’articolo 42,
comma 5, del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, quello che disciplina la concessione dei
congedi lavorativi retribuiti biennali.
Precisamente la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo citato «nella parte
in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo ivi previsto il figlio
convivente, in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di
disabilità grave.»
Dunque i lavoratori che assistono il genitore con handicap grave, finora esclusi dal
beneficio, hanno diritto a richiedere la concessione dei due anni di congedo retribuito fermo
restando l’effettiva convivenza con il genitore da assistere e l’assenza di altre persone «idonee» a
prendersi cure del genitore disabile grave.
Rimangono esclusi dal beneficio i lavoratori che, pur assistendo un familiare con handicap
grave e convivano con questi, non siano genitori, coniugi, fratelli o sorelle, o figli.
Come Ufficio Politiche della disabilità sottolineiamo la necessità di sciogliere il dubbio
interpretativo sul termine “idonee”, in quanto temiamo che possano nascere interpretazioni
restrittive degli Istituti previdenziali o delle aziende e, quindi, ingenerare prevedibili contenziosi.

Raffaele Puzio Claudio Semeraro
Coord. Reg.le Uff. Politiche della disabilità Resp. Reg.le Uff. Politiche della disabilità

CGIL Campania CGIL Campania
Via Torino 16 – 80142 Napoli – tel/fax 081 3456265 – 081 3456177 e-mail: ufficioh.na@cgilcampania.it

I pensionati a Piazza Navona IL 5 marzo

Si avvicina la manifestazione nazionale indetta dallo Spi Cgil il 5 marzo a sostegno delle richieste del sindacato dei pensionati per l'aumento dei redditi da pensione, la legge sulla non autosufficienza, l'incremento dei servizi sanitari e di assistenza. Prosegue il mese di mobilitazione, nel corso del quale lo Spi Cgil è stato presente numerose iniziative, in tutti i territori del Paese. In solidarietà con l'iniziativa del 5 marzo sono arrivate allo Spi le adesioni di tutti i segretari generali delle categorie della Cgil (in allegato il manifesto con le firme). L'appuntamento di piazza del 5 marzo è a Roma a Piazza Navona.
L'inizio della manifestazione è previsto per le 9.30, per concludersi alle 13. La manifestazione sarà concluso dagli interventi del segretario generale dello Spi Cgil Carla Cantone e dal segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. Sono previsti inoltre gli interventi di tre segretari Spi di lega e di un rappresentante degli studenti.
La Conferenza stampa di presentazione della manifestazione del 5 marzo si tiene lunedì 2 marzo a Roma (C.so d'Itali 25, Sala Santi, ore 12). Intervengono il segretario generale dello Spi Cgil Carla Cantone e il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.
Cantone: un mese di iniziative per i redditi, la salute, i diritti
Aumento dei i redditi da pensione, legge sulla non autosufficienza, assistenza e sanità: in occasione del Direttivo nazionale dello Spi del 10 e 11 febbraio, Carla Cantone, segretario generale del sindacato pensionati della Cgil, ribadisce i punti centrali della piattaforma Spi "per i diritti, la libertà e la dignità". A sostegno delle richieste si apre un mese di mobilitazione in tutto il Paese, che si concluderà con la manifestazione nazionale del sindacato pensionati della Cgil il 5 marzo. Dal 21 al 28 febbraio lo Spi Cgil sarà presente in tutti i territori per assemblee pubbliche, attivi, volantinaggi, presidi, conferenze stampa e voto sull'intesa separata. E dopo il proprio appuntamento nazionale di piazza, la mobilitazione dello Spi andrà a confluire nella manifestazione della Cgil indetta per il 4 aprile.
Carla Cantone, ha ribadito la contrarietà dello Spi Cgil alle politiche anti-crisi del governo e all'accordo separato sul modello contrattuale. " In realtà c'è solo una manipolazione ideologica, perché nell'accordo manca ogni traccia di contrattazione decentrata territoriale, viene snaturato il contratto nazionale, si limita il diritto di sciopero, non c'è tutela per salari e pensioni. In ogni caso qualsiasi innovazione è accettabile solo se esiste il consenso dichiarato e verificato dei lavoratori", ha commentato.
Sempre nel corso del Direttivo nazionale, il segretario generale ha voluto richiamare l'attenzione sul pericolo di stravolgimento della Costituzione ed ha portato ufficialmente la solidarietà dello Spi Cgil al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in riferimento al caso Eluana Englaro, ha "agito con assoluta correttezza e nel pieno rispetto della Carta Costituzionale", ha detto Cantone. Quanto alla vicenda, in sé, il segretario generale dello Spi ha auspicato "un sussulto di coscienze affinché si ponga fine alla strumentalizzazione del caso Englaro, usato per fini che nulla hanno che spartire con la vita e la morte di una ragazza".
Cantone ha così chiuso il proprio intervento: "Lo Spi Cgil è una organizzazione sindacale che non si adegua, che non ha paura di sfidare le ingiustizie. Stiamo correndo il rischio di compromettere i risultati di un secolo di lotte e di conquiste".









LO RICORDIAMO SEMPRE

LO RICORDIAMO SEMPRE
LA CGIL E' DALLA TUA PARTE




LO SPI CGIL CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE DI TUTTE LE ETA'

Si è svolto venerdì scorso, 28 novembre 2008, presso la sede dello SPI CGIL Lega di Sant’Anastasia, un interessante incontro dibattito su un argomento ancora attuale e molto delicato, come la violenza e i maltrattamenti di ogni tipo alle donne di tutte le età.
L’incontro, che per il suo taglio altamente qualitativo può quasi considerarsi un convegno, è stato proposto e voluto dal Sindacato Pensionati Italiani CGIL Provinciale di Napoli, in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione delle violenze sulle donne, che si celebra il 25 novembre, come dichiarato dalle Nazioni Unite. Lo SPI CGIL Lega di Sant’Anastasia ha con orgoglio e soddisfazione accolto la proposta di ospitare e organizzare presso la propria sede di Piazza Cattaneo 9 (che è anche la sede del Circolo “IncontrArci” e del Circolo Letterario Anastasiano) questo particolare evento.
Dopo i saluti e l’apertura dei lavori da parte del Segretario SPI CGIL Lega di sant’Anastasia, Eduardo Paudice, ha preso subito la parola Annamaria Palmieri della Segreteria SPI CGIL di Napoli, evidenziando come la violenza alle donne è da considerarsi anche nei confronti delle pensionate, e naturalmente dei pensionati, le cui condizioni economiche allo stato attuale continuano ad essere precarie. E’ poi intervenuta la Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Sant’Anastasia, dottoressa Francesca Beneduce, evidenziando e raccontando alcuni tristi e sottili episodi di violenza alle donne, e ribadendo la necessità di maggiore impegno e sostegno da parte delle istituzioni.
Sono poi seguiti i saluti della presidente del Circolo “Incontrarci”, dottoressa Mariangela Spadaro, letti da Giuseppe Vetromile in quanto la presidente non è potuta intervenire. Giuseppe Vetromile, presidente del Circolo Letterario Anastasiano, ha poi recitato un suo testo poetico attinente all’argomento, dimostrando come anche con la poesia è possibile veicolare ed informare il pubblico su argomenti così peculiari e particolari.
Sono poi intervenute Anna Pagano, Presidente Federcasalinghe e Rosa Rea di Federconsumatori di Sant’Anastasia, apportando altri contributi sull’argomento. Il dottor Claudio Semeraro, Responsabile Regionale dell'Ufficio Politiche per la Disabilità CGIL Campania, ha poi commentato come la violenza sia un fenomeno già di per sé aberrante, soprattutto nel campo della “disabilità”.
Ha concluso l’incontro il Segretario Generale SPI CGIL Napoli, Franco D’Angelo, ribadendo che il fenomeno della violenza sulle donne è particolarmente sentito in ambito SPI, e suggerendo l’istituzione di un laboratorio per lo studio, l’approfondimento e la realizzazione di una “piattaforma” propositiva per contribuire alla risoluzione di questo annoso e doloroso fenomeno.
Numeroso e attento il pubblico in sala, tra cui molti amici impegnati nel sociale ed esponenti di altre associazioni e segreterie SPI CGIL.




manifestazione dei fantasmi spi-cgil

manifestazione dei fantasmi spi-cgil
spi-cgil napoli

IL GIROTONDO DEI PENSIONATI FANTASMI SPI CGIL NAPOLI

Intervista RAI3 al Segretario dello SPI CGIL Napoli Franco D'Angelo


spi cgil napoli

spi-cgil

spi cgil napoli

spi cgil napoli

spi cgil napoli

spi cgil napoli

Anche per i papà i riposi previsti sulla maternità


Il Consiglio di Stato, con una sentenza del 9 settembre scorso (n. 4293) si è pronunciata a favore della estensione del diritto ai riposi giornalieri, previsti dall'art. 40 del Testo unico sulla tutela della maternità, al padre lavoratore anche quando la madre è casalinga.
Iin particolare, la legge attribuisce questi benefici nel caso in cui i figli siano affidati al solo padre; in alternativa alla madre lavoratrice dipendente che non se ne avvalga; oppure quando la madre non sia lavoratrice dipendente, o in caso di morte o di grave infermità della madre.
L’art.41, sempre del Testo Unico, stabilisce anche la possibilità per il padre, in caso di parto plurimo, di utilizzare le ore aggiuntive previste rispetto al parto singolo, senza ulteriore specificazione circa il tipo di lavoro della madre.
L’Inps, con una circolare (n. 8/2003), si è attestata su una interpretazione particolarmente restrittiva che il patronato non ha mancato di confutare (circ.Inca n.14 del 10.2.2003).
L’Istituto sosteneva, infatti, che non fosse possibile riconoscere i permessi ai padri di figli di madri casalinghe - escluse dalla previsione legislativa -, ma addirittura neanche ai padri di figli di lavoratrici autonome, visto che esse stesse non hanno diritto, data la specificità del loro lavoro.
“La sentenza del Consiglio di Stato – secondo Luigina De Santis, della Presidenza Inca nazionale - è un atto innovativo; e bene hanno fatto i giudici delle leggi a contribuire all’affermarsi di un’effettiva alternanza genitoriale nell’alveo di una tradizione giurisprudenziale avanzata.”
Per l’Inca, questo pronunciamento ha molteplici implicazioni previdenziali che accrescono la possibile esigibilità dei diritti individuali dei lavoratori e delle lavoratrici, di cui si occupa il patronato”.

17/10/2008

PREVIDENZA:mobilià ordinaria e pensione di vecchiaia



Dal 1° gennaio 2008, andranno a regime le decorrenze per i pensionamenti di vecchiaia. l'Inps,pertanto, fornisce chiarimenti in materia di compatibilità tra l’indennità di mobilità ordinaria e il pensionamento di vecchiaia.L'indennità di mobilità ordinaria sarà erogata fino alla data di apertura della “finestra” prevista per l’accesso alla pensione di vecchiaia, purché tale data intervenga entro la durata della prestazione di mobilità.Nei casi in cui l’apertura della “finestra” cada oltre la fine della prestazione di mobilità verrà corrisposto dall'INPS, ai lavoratori che compiranno l’età pensionabile nel 2008, un “sussidio straordinario mensile” per i mesi intercorrenti tra la scadenza del trattamento di mobilità e l’apertura della prima “finestra” utile per l'accesso alla pensione di vecchiaia.

ANTONELLA PEZZULLO E' LA NUOVA SEGRETARIA GENERALE DEL SINDACATO PENSIONATI CGIL DELLA CAMPANIA

E' stata eletta giovedì scorso dal Comitato Direttivo, al quale hanno partecipato per lo Spi nazionale Carla Cantone, segretaria generale e il responsabile di organizzazione, Giovanni Cazzato. Per la Cgil della Campania erano presenti il segretario generale Michele Gravano, e di organizzazione, Francesco D’Agostino.Medico-chirurgo, oncologa, psichiatra, dopo un’esperienza nell’università e nella sanità pubblica regionale Antonella Pezzullo è delegata e poi responsabile Cgil della struttura ospedaliera di appartenenza. Nel 1995 entra nella segreteria Cgil della Funzione Pubblica di Napoli, e dal ’96 nella segreteria della Camera del lavoro

Manifestazione per i 60 anni dello Spi Cgil

Giovedì 13 novembre 2008, Le Leghe di Sant'Anastasia, Pomigliano d'Arco, Casalnuovo, Acerra, presenti alla,manifestazione nazionale al Palalottomatica di Roma, per celebrare il 60°anniversario dello Spi-Cgil e come momento di continuità
si e svolta la della fase di mobilitazione per la piattaforma unitaria dei sindacati dei pensionati e di quella Confederale. L'iniziativa dei pensionati della Cgil sarà il modo per ricordare la ricorrenza di sessant'anni di lotte e di conquiste ma anche l'occasione per sostenere gli obiettivi e le rivendicazioni dei pensionati: rivalutare le pensioni, diminuire le tasse, combattere il caro vita.

Segretaria SPI CGIL Carla Cantone

SEGRETARIO GENERALE CGIL G. EPIFANI

SPI CGIL (ALCUNE BATTUTE DI VERGASSOLA )

SPI CGIL INNO


60°anno spi-cgil

60°anno spi-cgil


60°spi cgil

L'AUTUNNO CALDO DEI PENSIONATI

«Dobbiamo a tutti i costi difendere il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati usando tutte le leve che abbiamo a disposizione». Carla Cantone, leader del sindacato pensionati della Cgil, parla chiaro. «La nostra gente è impoverita – dice –. Da sette anni in qua non vede il becco di un quattrino. Col governo Prodi avevamo iniziato un percorso conquistando la 14a per le pensioni più basse e la copertura al 100 per cento della scala mobile; ora dobbiamo proseguire quella strada, anche se è diventata più impervia perché l’attuale governo non ci sta a sentire».

GOVERNO BERLUSCONI LEGGE 112 DEL 25 GIUGNO 2008

Art. 80.Piano straordinario di verifica delle invalidità civili
1. L'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) attua, dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2009, un piano straordinario di 200.000 accertamenti di verifica nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile.
2. Nel caso di accertata insussistenza dei prescritti requisiti sanitari, si applica l'articolo 5, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 1994, n. 698.
3. Nei procedimenti di verifica, compresi quelli in corso, finalizzati ad accertare, nei confronti di titolari di trattamenti economici di invalidità civile, la permanenza dei requisiti sanitari necessari per continuare a fruire dei benefici stessi, l'I.N.P.S. dispone la sospensione dei relativi pagamenti qualora l'interessato, a cui sia stata notificata la convocazione, non si presenti a visita medica senza giustificato motivo. Se l'invalido, entro novanta giorni dalla data di notifica della sospensione ovvero della richiesta di giustificazione nel caso in cui tale sospensione sia stata già disposta, non fornisce idonee motivazioni circa la mancata presentazione a visita, l'I.N.P.S. provvede alla revoca della provvidenza a decorrere dalla data della sospensione medesima. Ove, invece, siano ritenute valide le giustificazioni addotte, verrà comunicata la nuova data di visita medica alla quale l'interessato non potrà sottrarsi, pena la revoca del beneficio economico dalla data di sospensione, salvo i casi di visite domiciliari richieste dagli interessati o disposte dall'amministrazione. Sono esclusi dalle disposizioni di cui al primo e al secondo periodo del presente comma i soggetti ultrasettantenni, i minori nati affetti da patologie e per i quali e' stata determinata una invalidità pari al 100 per cento ed i soggetti affetti da patologie irreversibili per i quali, in luogo della automatica sospensione dei pagamenti, si procede obbligatoriamente alla visita domiciliare volta ad accertare la persistenza dei requisiti di invalidità necessari per il godimento dei benefici economici.
4. Qualora l'invalido non si sottoponga agli ulteriori accertamenti specialistici, eventualmente richiesti nel corso della procedura di verifica, la sospensione dei pagamenti e la revoca del beneficio economico verranno disposte con le medesime modalità di cui al comma 2.
5. Ai titolari di patente di guida speciale chiamati a visita per il rinnovo della patente stessa, gli uffici della motorizzazione civile sono autorizzati a rilasciare un permesso di guida provvisorio, valido sino all'esito finale delle procedure di rinnovo.
6. Nei procedimenti giurisdizionali relativi ai verbali di visita emessi dalle commissioni mediche di verifica, finalizzati all'accertamento degli stati di invalidità civile, cecità civile e sordomutismo, nonche' ai provvedimenti di revoca emessi dall'I.N.P.S. nella materia di cui al presente articolo la legittimazione passiva spetta all'I.N.P.S. medesimo.
7. Con decreto del ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanarsi entro trenta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, sono stabiliti termini e modalità di attuazione del piano straordinario di cui al presente articolo, avuto riguardo, in particolare, alla definizione di criteri selettivi in ragione dell'incidenza territoriale dei beneficiari di prestazioni rispetto alla popolazione residente nonche' alle sinergie con le diverse banche dati presenti nell'ambito della amministrazioni pubbliche, tra le quali quelle con l'amministrazione finanziaria e la motorizzazione civile.

Permessi handicap legge 104/92: l’Inps detta le nuove disposizioni per il diritto alla fruizione

di Ufficio Stampa CGIL
Proseguendo sulla strada di maggiore apertura iniziata con la circolare n° 90 del 2007, l’Istituto previdenziale segna una seconda tappa emanando nuove disposizioni che semplificano ulteriormente, sia pur con luci ed ombre, la procedura utile alla fruizione dei permessi e che chiariscono la responsabilità dell’Istituto e degli altri soggetti coinvolti nella concessione dei permessi per assistere familiari o affini entro il 3° grado.Pertanto, le nuove disposizioni, emanate con circolare n. 53/2008, modificano la procedura sin qui adottata ai fini della fruizione delle agevolazioni lavorative per assistenza a familiari o affini con handicap o per sé stessi.La nuova procedura può essere così articolata :a) il lavoratore richiedente compila la domanda sul modulo predisposto dall’Inps, allega sia la certificazione sanitaria del soggetto disabile comprovante lo stato di “handicap in situazione di gravità”, sia le informazioni rispetto all’esistenza degli altri requisiti richiesti dalla norma;b) il lavoratore richiedente presenta la domanda all’Inps che si occupa di istruirla. L’Inps infatti verifica la presenza di tutti i requisiti richiesti dalla legge per la fruizione dei permessi;c) al termine della verifica l’Inps invia al lavoratore, al datore di lavoro e al Patronato il provvedimento di concessione (o di diniego) dei permessi. Con tale provvedimento certifica la verifica dei requisiti sanitari ed amministrativi richiesti e la propria disponibilità ad indennizzare tali permessi;d) Il lavoratore comunica al datore di lavoro con quali modalità intende beneficiare dei permessi o congedi per handicap.

ANZIANI E CANONE RAI: NO DECRETO, NO ESENZIONE

Non c'è alcuna esenzione del canone Rai per gli ultrasettantacinquenni. Per una semplice ragione: il decreto necessario per rendere attuativo l'esonero dal pagamento del Canone Tv, previsto dalla Finanziaria 2008 (Legge 448/07 - governo Prodi) non è mai stato emanato. Al momento l'unica novità consiste in una dichiarazione del sottosegretario alle comunicazioni Romani, che ha formulato l'ipotesi di riduzione del canone per le persone anziane da finanziare attraverso la lotta all'evasione del canone stesso.
La confusione è stata ingenerata recentemente da alcune associazioni di tutela dei consumatori che hanno dato in merito informazioni parziali e imprecise. È stato, infatti, erroneamente riportato quanto stabilito un anno fa, e cioè la possibilità di rimborso del canone Rai per tutti gli anziani ultrasettantacinquenni con reddito mensile singolo e di coppia non superiore a 516,45 euro. Tale misura però, non è mai entrata in vigore. Va, inoltre, detto che la soglia reddituale individuata dal comma 132 della stessa legge escluderebbe praticamente tutti dal godimento dell'esenzione: i trattamenti a cui faceva riferimento il provvedimento, infatti, sono stati maggiorati dall'accordo del luglio 2007 portandoli a 580 euro mensili.
Si invitano, perciò, le associazioni dei consumatori e gli organi di informazione ad una maggiore responsabilità nel diffondere notizie che creano inutili aspettative; in tale maniera, infatti, si spingono molti anziani e pensionati a predisporre domande o addirittura a non versare il canone Rai, nella convinzione che tutti gli ultrasettantacinquenni siano esentati dal pagamento del canone, ponendoli quindi a rischio di sanzioni pecuniarie.
L'unico intervento certo sul tema del canone è sinora quello del Garante per la concorrenza che ha sollecitato la Rai a dare una corretta informazione per quanto riguarda le modalità di pagamento del canone che contrariamente a quanto affermato nello spot pubblicitario Rai può essere versato ratealmente e più precisamente con pagamento semestrale (31 gennaio - 31 luglio) o trimestrale (31 gennaio - 30 aprile - 31 luglio - 31 ottobre).

DURATA E RINNOVO DELLA CARTA D'IDENTITA'

1. L'articolo 3, secondo comma, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, le parole: «cinque anni» sono sostituite dalle seguenti: «dieci anni».
2. La disposizione di cui all'articolo 3, secondo comma, del citato testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, come modificato dal comma 1 del presente articolo, si applica anche alle carte d'identità in corso di validità alla data di entrata in vigore della presente legge.
3. Ai fini del rinnovo, i Comuni informano i titolari della carta d'identità della data di scadenza del documento stesso tra il centoottantesimo e il novantesimo giorno antecedente la medesima data.

ACQUA IN BOCCA

ACQUA IN BOCCA
decreto legge 112 del 28/06/2008